LA PEGGIORE CONTRO LA MIGLIORE: BOLOGNA-FIORENTINA PASSA DALLA LINEA MEDIANA
Il peggior centrocampo d'Italia contro il migliore. Bologna-Fiorentina di domenica sarà anche (e soprattutto) questo. Perché al di là di una sfida che mette in palio punti salvezza per i rossoblù (e per il suo allenatore, che in caso di ko potrebbe essere esonerato) e chances europee per i viola, adesso arenati in un anonimo 9° posto, la gara del Dall'Ara sarà interessante proprio perché metterà allo specchio la linea mediana più sterile del campionato (quella di Inzaghi, incapace dopo dodici partite di andare in gol con un centrocampista) e quella più prolifica, ovvero quella guidata da Benassi e compagni.
In casa Bologna, i numeri parlano piuttosto chiaro: dai piedi di Dzemaili, Poli, Pulgar, Svanberg e Nagy fin qui non è mai arrivata alcuna gioia. Non è un caso infatti che, oltre ai gol degli attaccanti (Santander, Orsolini e Palacio) le risposte più insolite in fatto di gol siano arrivate dai difensori Mbaye, Calabresi e Mattiello, capaci in tre di segnare quattro gol. Nella Serie A dell’era Saputo è la prima volta che alla dodicesima giornata di campionato non vi sia un centrocampista in grado di finire nei tabellini.
Gongola invece sotto questo aspetto la Fiorentina. Che se per certi aspetti deve fare i conti con la sterilità offensiva di Simeone e di Pjaca (e ogni tanto su qualche infelice giocata individuale di Chiesa), può vantare il centrocampo più brillante del massimo campionato in fatto di gol (ben nove in dodici partite). Oltre alle 5 reti segnate da Benassi, capocannoniere della squadra, sono arrivate anche 3 perle di Veretout (tutte su rigore) e una di Gerson, alla prima di campionato contro il Chievo. Bologna-Fiorentina si annuncia a dir poco scoppiettante.