ARC.BETORI, Fiorentina dai l'esempio
Il precetto pasquale, con la messa celebrata ieri pomeriggio presso la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, è stata l'occasione per l'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, alla presenza di tutte le rose della Fiorentina - dalla prima squadra al settore giovanile -, per un forte richiamo. Prendendo spunto dal tradimento di Giuda nei confronti di Gesù citato nel Vangelo, l'alto prelato nella sua omelia si è rivolto soprattutto ai giocatori della prima squadra, seduti ai lati della navata centrale, dicendo: 'Nel vostro lavoro non dovete essere solo colleghi, non dev'esserci solo la volontà del singolo di emergere in quella determinata partita, non deve emergere uno spirito egoistico: dovete essere amici. Come giocatori della Fiorentina dovete essere da esempio, dentro e fuori dal campo, perché solo così si ottengono i risultati. Inoltre deve esistere uno spirito di comunità fra squadra, tifoseria e città, altrimenti anche in questo caso la volontà del singolo prevale su quella del collettivo, ed i risultati, anche se vincenti, diventano effimeri e durano molto poco'.
Insieme all'arcivescovo Giuseppe Betori c'era anche lo storico sacerdote che celebra da anni le funzioni religiose della Fiorentina, padre Massimiliano Gabbricci: dopo la funzione religiosa i due hanno raggiunto il Salone della Tribuna Autorità dello Stadio Franchi, dove la rosa viola si è radunata per un brindisi pasquale.