AMBROSINI, RINNOVO? I MATRIMONI SI FANNO IN DUE
Il centrocampista della Fiorentina Massimo Ambrosini è stato intervistato quest'oggi da RadioBlu. Queste la parole dell'ex capitano del Milan: "La mia avventura a Firenze? E' positiva sia sotto il profilo calcistico sia nella vita fuori dal campo, non ho mai nascosto la mia felicità di essere venuto a Firenze. Diverso trattamento arbitrale? Son discorsi che lasciano il tempo che trovano. La Fiorentina deve essere in grado di vincere anche quando non gioca bene: se vinci solo quando giochi bene alla lunga questa cosa può essere un handicap, spesso le partite le devi buttare sulla sana 'ignoranza'. Ci può stare di non giocare benissimo ma dobbiamo migliorare nella cattiveria. Ad inizio anno ho avuto una tendinite, poi se sono stato fuori è per scelta tecnica. L'obiettivo di tutti i giocatori è giocare più partite possibile. La Finale? Sarà bellissima, porteremo tanti tifosi a Roma e sarà uno spettacolo: speriamo di far gioire tutta Firenze. Io in campo in finale? Mi farebbe piacere, io mi sono messo sempre a disposizione dell'allenatore, l'obiettivo finale è solo il bene della Fiorentina. Il mio futuro? Adesso penso alla finale, penso che la società stia già pensando al futuro. Penso che ci sarà modo di parlare con la società a breve, vedremo quando sarà il momento. Io mi sono trovato benissimo: la mia volontà l'ho sempre detta ma nel calcio per fare i matrimoni bisogna essere in due.
Vargas risorto grazie a me? Mi hanno fatto piacere le sue parole, è un ragazzo a cui sono affezionato, ha tanto da dare per il gruppo. Sono felice per lui perché ha tante potenzialità e ci farà comodo. Matri? E' capitato in un anno strano, non sta facendo male anche se l'attaccante vive per il gol. Alessandro ha tanta esperienza alle spalle non gli consiglio nulla per superare questo suo momento. Rossi-Gomez? Non dobbiamo mettergli fretta, nella migliore delle ipotesi non li avremo nelle condizioni ottimali. Sono un patrimonio per noi da qui in avanti. Una partita che rigiocherei? La finale di Istanbul persa contro il Liverpool, che non giocai perché ero infortunato. Io fuori dal Mondiale 2006? Lippi non mi ha mai chiamato perché non mi vedeva. Montella come Ancelotti? Montella è molto più attento nella preparazione della partita, Carlo ha preso molto dal passato. Vincenzo è più simile ad Allegri. Firenze? Mi piacerebbe viverci, la mia famiglia si trova molto bene, ci stiamo bene. La lotta al 4° posto? Abbiamo un calendario delicato, noi siamo sempre stati superiori all'Inter. La rivalità con la Juve? Superiore a quella che c'è tra Inter e Milan, il calcio è bello per questo. Cosa facciamo se vinciamo la Coppa? Non farò nessuno striscione come quello che feci quando col Milan vinse la Champions".