LA LEGGE DI MURPHY E UNA LUCIDITÀ CHE MANCA
La Fiorentina esce con le ossa rotte, probabilmente più di quanto fosse immaginabile, da una gara che poteva dare una svolta alla stagione e che, invece, è finita per affossare ancora di più una squadra che dopo solo un mese di calcio giocato rischia già di andare alla deriva. La cosa più preoccupante è che alla mancanza di gol si è aggiunta anche quella di lucidità, con alcuni giocatori che sembrano solo l'ombra di ciò che ci si aspettava da loro.
E se Ikoné con l'espulsione ha aggravato una situazione che a Firenze si faceva già dura per lui, sono anche gli errori di Igor e soprattutto Gollini a lasciare ancora più perplessi, figli di una superficialità difficilmente spiegabile. Perché la Legge di Murphy è chiara: "Se una cosa può andare storta, lo farà". Ma è anche vero che la Fiorentina forse sta esagerando.
In vista c'è l'Hellas Verona al termine di un tour de force che ha sostanzialmente distrutto tutte le certezze create in più di un anno di Italiano. E se sui social cominciano già a girare strane voci sul futuro del tecnico viola, vero è che solo da lui potrà arrivare la soluzione ad un cubo di Rubik che fin qui, per l'allenatore capace di riportare la Viola in Europa, appare irrisolvibile.