DR. BABA E MR. HYDE
A rischio di passare da malfidati, sarà il caso di rallentare brindisi e festeggiamenti. Anche perchè fin troppe volte, nel corso di questa stagione, la Fiorentina ha alternato buone prestazioni a inspiegabili capitomboli, cancellando di fatto qualsiasi progresso avvenuto da settembre in poi. Prima di rilanciare ambizioni, dunque, sarà il caso di farsi un'idea più chiara del finale di 2016 che attende i viola, anche perchè il primo posto nel girone europeo era più dovuto che altro.
Questo per dire che se la squadra è tornata dall'Azerbaijan pienamente in salute lo potranno certificare soltanto i risultati con Sassuolo, Genoa, Lazio e Napoli, e anche per sottolineare che al cospetto di Paok Salonicco, Qarabag e Slovan Liberec (con il massimo rispetto) guadagnarsi il primo posto era più un obbligo che non un traguardo da celebrare. E allora, per non cadere in una nuova illusione, molto meglio rileggere in ottica più critica il 2-1 di Baku, e soprattutto di analizzare quel che non ha funzionato.
Perchè la Fiorentina ha sofferto oltremodo le ripartenze di Ndlovu prima e di Reynaldo poi (e non stiamo parlando di Messi e Neymar o Bale e Cristiano Ronaldo) e perchè fino all'ingresso in campo di Kalinic il solo Bernardeschi si era fatto apprezzare in zona tiro. La nota probabilmente più negativa della serata europea è stata così la prova di Babacar, atteso a un conferma dopo il gol vittoria contro il Palermo. Eppure sembra proprio che per il senegalese sia molto più complicato tornare in campo dopo aver ricevuto applausi ed elogi che non dopo un periodo in cui magari è rimasto fuori.
Quasi che la sicurezza dettata dal gol di lunedì avesse minato l'umiltà del calciatore, sceso in campo a Baku con pochissima "garra" e altrettanta scarsa fame. Perchè giocare male fa certamente parte del gioco e può starci, passeggiare per il campo per quasi un'ora è però storia diversa. Resta da capire, allora, cosa scatti nella testa di questo centravanti per impedirgli di trovare una continuità più importante nelle proprie prestazioni. Perchè in linea con l'altalena di risultati della squadra, anche Babacar passa dalle stelle alle stalle di partita in partita, tramutandosi dal Dottor Baba che ha salvato i viola dal pari con il Palermo al Mister Hyde che contro il Qarabag ha fatto pochissimo. Una via di mezzo, specialmente oggi che Babacar non è più un ragazzino, deve per forza esserci.