ALTRO GIRO, ALTRA CORSA
Ricomincia domani la rincorsa di Mario. Terminata con un'ultima tappa (doloroso a dirsi) dal sapore drammatico. Quasi in un parallelo ciclistico, Mario Gomez si è piantato dopo uno sprint (quello di Cagliari) che aveva invece fatto pensare che il peggio fosse superato. Quel gol in Sardegna, dopo un errore sotto porta non da lui, aveva tanto il sapore dello sblocco dopo mesi e mesi di delusioni. Da quel momento sarebbe potuto cambiare tutto.
Invece Cesena ha rappresentato un passo indietro. Perchè Gomez aveva cominciato bene, sfiorando il gol di testa, e mettendoci del suo anche sull'azione del vantaggio di Borja Valero. Eppure qualcosa non deve aver funzionato in quella corsa palla al piede sull'assist di Mati Fernandez. Il pensiero ai suggerimenti dell'amico Tomasson, stavolta, non lo ha reso freddo davanti al portiere. Ma c'è ancora tutto il tempo per mettere un punto su un 2014 da incubo.
Ed è da qui che Mario Gomez deve ripartire, forte del sostegno e dell'affetto ricevuto dal popolo viola come raramente era capitato di osservare negli ultimi decenni. Domani contro l'Empoli per Mario ci saranno nuove chance, nuove occasioni, e una nuova opportunità di chiudere i conti con il recente passato. Fatto di una valanga di sfortuna e di un'immensa voglia di rivincita. Perchè nononstante tutte le difficoltà vissute fino a oggi, ancora tutti non vedono l'ora di ammirare il vero Mario Gomez.