BONUCCI, Ventura perfetto per la Nazionale
Secondo giorno del raduno pre-Europeo per la truppa di Antonio Conte, con Leonardo Bonucci intervenuto in conferenza stampa:
Sul blocco Juve: "Siamo pronti per metterci a disposizione del ct e dei nuovi compagni. Siamo un gruppo di grandi uomini oltre che di grandi calciatori. Il nostro obiettivo è quello di continuare a lavorare al meglio. Metteremo la nostra mentalità a servizio della squadra aiutando il ct che lo trasmette ampiamente. Vogliamo continuare a sognare come abbiamo fatto con la Juve".
Sull'esperienza con la Juve: "Vincere aiuta a vincere. Con la Nazionale siamo in seconda o terza fila. Se abbiamo un ranking basso un motivo c'è. Dobbiamo restare umili, lavorare e vedere quello che riusciremo a ottenere".
Sul prossimo ct: "Siamo focalizzati solo sull'Europeo. Credo che il ct che verrà scelto dopo Conte debba continuare una strada tecnico-tattica ben precisa. Da parte nostra avrà la massima disponibilità con l'obiettivo di riportare in alto la Nazionale".
Su una vittoria internazionale: "Sarebbe la perfetta chiusura di un'annata stupenda. Sarebbe bello e ci darebbe la spinta giusta per poi restare in alto".
Su cosa non va: "Dopo il Mondiale del 2006 questo decennio è stato in discesa a livello di talenti. Ce ne sono pochi e, insieme al neo dei risultati negativi nelle amichevoli abbiamo aggiunto questa mancanza di talenti e di giocatori che potessero rimpiazzare i grandi campioni degli anni passati. Dobbiamo lavorare nella crescita dei giovani italiani. Dobbiamo prendere esempio da altri paesi e iniziare da zero. Dovremo costruire una squadra di esperti con tanti giovani talenti".
Sul suo futuro: "ho un contratto clungo con la Juve e non vedo il motivo per cambiare visto che sto benissimo a Torino".
Nei giorni rimasti a Torino su richiesta della Juve: "Io arrivo molto carico. L'ultima partita l'ho giocata il 14 maggio e ho grande voglia di tornare in campo. Voglio mettermi a disposizione dei compagni e tornare in campo il più presto possibile. La settimana scorsa ho lavorato pesantemente rispetto alle ultime settimane perché volevo presentarmi qui al massimo della forma".
Sulla mancanza di tempo per recuperare: "Partiamo senza i favori del pronostico e questo farà sì che proseguiremo un percorso di crescita che ci porterà agli Europei a fari spenti. Sta a noi far sì che questa Italia si trasformi in una piacevole sorpresa".
Su Ventura: "Oltre ad averlo incontrato devo dire grazie a Ventura perché ho giocato 38 partite su 38 sotto la sua guida. Ha avuto il coraggio di buttarmi nella mischia insieme a Ranocchia. Non posso che dire che se dovesse essere lui il prossimo ct porterebbe un'idea ben precisa di gioco ed è quello che serve a noi. La qualità non è il nostro miglior pregio e dunque dovremo ripartire dalla tattica e lui ha un'idea veramente forte da questo punto di vista".
Sul sogno in vista dell'Europeo: "Sogno un grande Europeo sia a livello personale che a livello di squadra. Tutti i giocatori ascolteranno l'allenatore al 110%. Il sogno è quello di arrivare più lontano possibile senza avere rimpianti dopo. Io ho una voglia matta di cominciare e di confrontarmi con le grandi Nazionali".
Sulla mancanza di coraggio: "Il problema principale in Italia è il dover far fronte sempre a delle aspettative. Dobbiamo sempre proteggere qualcosa o qualcuno. Anche alla Juve è successo in questa stagione quando abbiamo avuto il coraggio di rimettersi in discussione rimboccandoci le maniche per riprendere un cammino che ci ha portato alla vittoria. Questo percorso bianconero, con tanti giovani che hanno portato entusiasmo, deve essere d'esempio. Il mix tra giovani entusiasti e giovani consapevoli ci ha portato alla doppietta finale. Il coraggio della Juventus deve essere d'esempio".
Sulla gara contro la Scozia: "Sarà fondamentale mettere in pratica le idee dell'allenatore in vista della possibilità che la gamba stia meglio dopo gli allenamenti. Sarà importante ritrovare i giusti automatismi per mettere in difficoltà tutte le squadre che affronteremo".
Sul prossimo avvicendamento del ct: "Non conterà niente perché tutti hanno lo stesso obiettivo e tutti gioverebbero dalla vittoria finale. Quello che sarà poi ne prenderemo atto una volta finito l'Europeo, sperando che sia più tardi possibile".
Sul perché l'Italia dovrebbe essere ottimista sugli attaccanti azzurri: "Perché ci sono dei movimenti stabiliti e provati che possono mettere in difficoltà chiunque. E' normale che da parte di tutti ci debba essere grande sacrificio e grande umiltà e queste sono caratteristiche che abbiamo. La difesa non è forte se l'attacco non aiuta col pressing e viceversa. Saremo un blocco di 23 giocatori più lo staff e il mister che lotteranno per un obiettivo. Vogliamo trasformare questo scetticismo iniziale in gioia".
Sul girone: "Il Belgio è superiore. Le altre due squadre hanno una Ibrahimovic e una l'aggressività della squadra intera. Sarà un girone difficile, tosto, ma noi daremo il massimo studiando perfettamente i nostri avversari. Belgio primo, Svezia seconda e Irlanda terza se dovessi fare una previsione, ma non cambieremo mai il nostro approccio".
Su Ogbonna più simile a lui: "Angelo lo ha dimostrato anche alla Juve di poter giocare a tre. E' un elemento importante per questa squadra. E' migliorato tanto dopo la sua esperienza in Premier. Se dovesse essere scelto porterà un grande apporto a questa squadra".
Sull'assenza di Marchisio: "Gli ho promesso che porteremo tutte le sue caratteristiche in campo".
Su una possibile sfida contro la Germania: "Loro ci rispettano molto e sarebbe un bel banco di prova. Poi significherebbe di essere arrivati molto avanti".
Sulla fatica della Serie A rispetto agli altri campionati: "Secondo me il primo dato che risulta e che dovrebbe accendere un campanello d'allarme è che in tutti i campionati troviamo gli stadi stra pieni mentre in Italia ci sono tanti spazi vuoti. Lì dovremmo farci delle domande e trovare le soluzioni. Quella di fare impianti privati dalle società sarebbe un buon inizio. Noi come Juventus e poi l'Udinese, dobbiamo essere da esempio per tutti gli altri. Da un punto dobbiamo partire. Questa è la differenza che vediamo quando giochiamo all'estero. Gli stadi sono sempre pieni e ti trasmettono una voglia diversa".
Su Rugani: "Daniele ha dimostrato di essere cresciuto. Quando arrivi in una grande squadra non è facile, chiunque incontra delle difficoltà. E' stato fortunato nell'essere gestito a meraviglia da Allegri. Adesso da parte sua c'è la massima disponibilità ad apprendere e credo che possa essere utile per questa Nazionale".
Su Pirlo e Balotelli: "Andrea non si discute. E' il calcio fatto persona. E' normale che quando fai delle scelte sai quali conseguenze possono portarti. Dispiace perché è anche un grande uomo spogliatoio e un simpaticone, al contrario di quanto trasmette all'esterno. Per Mario è stato sempre tutto nelle sue mani. Doveva essere intelligente lui a capire dove doveva cambiare e purtroppo non lo ha ancora fatto. Sarebbe stato importante solo se fosse venuto qui capendo che la squadra è sempre al primo posto davanti ai singoli. Qui non c'è tempo di essere prime donne, dobbiamo essere carrarmati pronti a mettersi a disposizione. Se avesse capito i suoi errori sarebbe diventato uno dei calciatori più forti al mondo. A lui dico che deve scattare qualcosa dentro di lui per far sì che il futuro gli regali delle soddisfazioni a livello personale e per ritrovare la maglia.