SCATTA L'OPERAZIONE ATENE: ITALIANO PARTE CON TRE DUBBI

27.05.2024 10:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
SCATTA L'OPERAZIONE ATENE: ITALIANO PARTE CON TRE DUBBI
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© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom

Il tempo di un'ultima sgambata, stamani, al Viola Park, e si parte: si può dire che per la Fiorentina la finale di Conference inizierà oggi. La società ha voluto anticipare la partenza, come successe anche anno scorso a Praga. Si decolla oggi pomeriggio, poco dopo le 15, dall'aeroporto di Peretola, per poi arrivare ad Atene nel tardo pomeriggio. Una trasferta per tutti, con anche i due indisponibili (Riccardo Sottil, infortunato - Gaetano Castrovilli, fuori dalla lista Uefa) pronti ad aggregarsi alla squadra nel momento clou della stagione e del triennio Italiano. Già, Vincenzo Italiano, quasi sicuramente all'ultima trasferta con la Fiorentina: lui che in questi ultimi anni ha girato l'Europa in lungo e in largo, da Enschede ad Atene, passando per Istanbul, Riga, Braga, Poznan, Genk, Plzen, Brugge. Per l'ultima grande notte di gala con lo smoking viola il tecnico ci arriva consapevole della forza e della maturità di una squadra che sta pian piano costruendosi il suo Dna europeo. Ci arriva però anche con qualche dubbio, nodi da sciogliere che gli riempiranno i pensieri in queste quarantotto ore.

La difesa per 4/5 è fatta, manca solo da capire chi affiancherà Nikola Milenkovic: il borsino dell'ultimo periodo dice Martinez Quarta, che nelle ultime curve della stagione ha superato Luca Ranieri. Ci sarà da stare attenti a El Kaabi e soci è vero, ma la Fiorentina dovrà anche cercare di mettere sotto sin da subito l'Olympiacos. E questa versione di Fiorentina ha dimostrato di avere in Quarta una pedina insostituibile sia nella prima costruzione, quando il Chino si alza spesso sulla linea della mediana, sia in fase di stoccaggio (l'argentino è tra i difensori che hanno segnato più in Europa, 8 reti). Quarta in vantaggio su Ranieri quindi, ma non è detto che Italiano non voglia stupire ancora una volta tutti per l'ultima volta.

Poi c'è il centrocampo da comporre. Arthur, questo Arthur, è imprescindibile per la gara di dominio che vorrà metter sù la Fiorentina. Per il partner del brasiliano due opzioni: la prima porta all'impiego di Rolando Mandragora, muscoli, geometrie e anche la possibilità di ricorre al tiro da fuori, con un conto in sospeso con le finali, vista la conclusione scappata fuori di un soffio contro il West Ham negli ultimi minuti a giugno scorso. L'opzione due porta all'impiego di Giacomo Bonaventura sulla linea mediana, una coppia di palleggio sì ma anche più verticale, con il numero cinque che (come ha fatto spesso) partirebbe da dietro per poi alzarsi e formare una sorta di 4-1-4-1 (in questo caso, sulla trequarti ci sarebbe Beltran, nell'altro Jack rimarrebbe nei tre dietro la punta). 

E poi c'è da scegliere chi questa gara la inizierà da centravanti: perché è quasi certa la staffetta o, se le cose si mettessero male, la soluzione a due punte di peso. Fino a qualche settimana fa non ci sarebbero stati dubbi: per Italiano il titolare dell'attacco era Andrea Belotti. Lo è ancora, ma le gerarchie sono più fluide a causa del recente stato di appannamento fisico di un centravanti che già da mesi non dà garanzie sottoporta e che, se spogliato della sua verve agonistica (limitata in questo ultimo periodo da una lombalgia) rischia di evaporare in un contesto come quello di una finale europea. L’alternativa e M'bala Nzola, ottimo protagonista del 'maggio fiorentino' e risolutore del doppio confronto in semifinale col Brugge. La sensazione è che comunque, se Belotti darà garanzie nell'allenamento di stamani e nella rifinitura di domani all'Opap Arena, Italiano se la giocherà col Gallo dal primo minuto per poi mettere Nzola, impattante spesso dalla panchina, a gara in corso.