L'AMARO IN BOCCA

20.11.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
L'AMARO IN BOCCA
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© foto di Insidefoto/Image Sport

L'amarognolo in bocca è lo stesso di Crotone, anche se il risultato è diverso. In Calabria arrivò una sconfitta, alla ripresa del campionato almeno la Fiorentina può consolarsi con il pareggio recuperato. E, di conseguenza, anche con il gol di Chiesa a coronamento di 48 importanti come quelle per il rinnovo. Troppo poco, però, per sollevare l'umore di chi osserva una Fiorentina piatta come quella vista ieri a Ferrara.

Ancora una volta elencare le note negative del match con la Spal ha più o meno lo stesso spartito. Fase difensiva rivedibile, singoli più o meno spenti, difficoltà a saltare l'uomo (Chiesa escluso). Una carenza di idee che quando si unisce alle disattenzioni diventa fatale, come nel caso del gol della squadra di Sempici avviato - udite, udite - dall'ex Felipe. Emblema della fragilità estrema di una squadra che in particolare con Maxi Olivera, nel primo tempo, aveva sofferto oltremodo. 

E poi ancora Benassi troppo a lungo estraneo dal vivo della manovra, l'impatto di Saponara morbido a parziale rallentamento di quello di Babacar che era stato invece più propositivo. La Fiorentina reduce dal pari di Ferrara si prepara alla prossima trasferta con più di una preoccupazione, tanto più considerando alternative che continuano a restare fuori, o che non convincono pienamente se chiamate in causa come nel caso di Sanchez. 

Una normalità difficilissima da digerire, semplice specchio di valori arrivati dai noti mercati recenti e nemmeno troppo lontana dalla classifica anonima nella quale i viola sono ripiombati dopo le tre vittorie consecutive di un mese fa. Lungo la strada - in salita - per la crescita di questa squadra anche Pioli oggi sembra in difficoltà, fosse solo per quello stare in partita novanta minuti su novanta che resta la pecca principale della sua squadra.