ROCCATI A FV, FIDUCIA A TATA PER NON BRUCIARE I GIOVANI

27.10.2016 20:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
ROCCATI A FV, FIDUCIA A TATA PER NON BRUCIARE I GIOVANI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

"Tatarusanu è un professionista e sa che un errore può capitare, si riprenderà dalla papera con il Crotone". A dirlo è un ex portiere di Fiorentina e Bologna, Marco Roccati, che ora si dedica alla sua Accademia con altri ex numeri uno (Ferrorn, Cusin e Mazzantini). "Certo quell'errore ha condizionato psicologicamente la squadra e il pareggio è stato importante. Il Crotone sta andando male è vero, ma a livello di gioco non è male e qualche gol lo fa in ogni partita. Certo la Fiorentina dello scorso anno gliene avrebbe fatti quattro ad una squadra così".

Una Fiorentina dunque irriconoscibile e che stenta a trovare continuità, come lo spiega? "Sousa credo che abbia fatto una scelta di preparazione diversa dallo scorso anno quando fece bene solo fino a Natale così quest'anno ha fatto una partenza a mio avviso più ragionata per evitare il calo evidente del passato. Il primo anno inoltre era tutto una novità, ora confermarsi è più difficile. Purtroppo poi non ha avuto fortuna nelle partite chiave che potevano dare la svolta. Penso al rigore col Milan o anche all'infortunio del gol del Crotone ieri. Quando una squadra procede per alti e bassi, cerchi di rifarti e prendi gol per quell'errore non è facile, anzi è stata brava a reagire".

Veniamo a Bologna-Fiorentina, che partita sarà? Difficile e combattuta a mio avviso perché sulla carta la Fiorentina è più forte ma diversi fattori fanno pendere l'ago della bilancia a favore del Bologna, dal fattore campo al fatto che la squadra di Donadoni vive un buon momento anche se ha raccolto meno di quanto ha fatto vedere sul campo, prendendo gol negli ultimi minuti. Inoltre è stata penalizzata anche dall'arbitraggio a sfavore come con la Lazio quando ha perso per un rigore inesistente e ieri sera a quattro minuti dalla fine per un autorete. Eppure Da Costa, il portiere, viene da due partite straordinarie. Forse fa fatica a segnare, un po' come accade alla Fiorentina nonostante l'exploit di Cagliari e Europa League".

Tornando ai portieri viola, lei continuerebbe con Tatarusanu? "Lui è già molto criticato e avrà voglia di rifarsi da quest'errore che come dicevo prima può capitare anche ai più bravi. Inoltre alle spalle ha due portieri troppo giovani per dare loro questa responsabilità di una maglia da titolare. Conosco Lezzerini e penso che in prospettiva sia molto bravo, ma è ancora inesperto e affidargli ora queste pressioni potrebbe essere deleterio. Come per Dragowski. Credo che Lezze debba fare un suo percorso oppure essere inserito piano piano. Se gioca sempre Tatarusanu, evidentemente Sousa e Corvino, che sono due esperti e non si sarebbero fatti scrupoli a cambiare, avranno fatto le stesse valutazioni. Io continuerei con lui che conosce squadra e ambiente, cercando nel frattempo il nuovo Frey perché a Firenze non è facile reggere le pressioni".

E Sousa deve restare? "C'è una partita da recuperare e la squadra ha ottenuto poco anche per episodi non fortunati. Per me è un allenatore bravo, giovane e come tale credo che ne sentiremo parlare per i prossimi venti anni anche in grandi club. Diamogli tempo ma non lo manderei via a meno di quattro o cinque sconfitte di fila. Di sicuro riuscirà a far trovare continuità e la strada giusta alla squadra, se dovesse vincere anche il recupero sarà a buon punto. Certo è che a Bologna, comunque, non sarà facile e chi sarà psicologicamente più forte - avendo avuto entrambe meno di quanto seminato - potrà far sua la partita". 

Il suo rapporto con Firenze? "Sono legato alla Fiorentina come società per avermi preso in un momento molto delicato per me, dopo un infortunio mi hanno preso e praticamente rimesso al mondo. Ho un debito di riconoscenza con la società e con la tifoseria, ho trascorso tre anni bellissimi nonostante non li abbia vissuti da protagonista. Ho tuttora un buon rapporto con la famiglia Della Valle e tutti mi accolgono bene quando torno. Inoltre ho un progetto con la mia Accademia di portieri, nata già quando giocavo a Firenze tanto che vennero anche Frey e Cejas a visitarla, dove fanno stage tanti portieri internazionali e noi ne visioniamo anche 7-800 all'anno. Ne ho parlato con la società e spero che nasca una collaborazione.