VERDÙ, Viola opportunità. Sto bene. Il n. 21...
Ora insolita per la presentazione del nuovo acquisto viola Joan Verdù, trequartista che all'occorrenza può giocare anche in mediana che ha giocato le sue stagioni più importanti con la maglia dell'Espanyol (dal 2009 al 2013) e proveniente da un'esperienza negli Emirati Arabi con la maglia del Baniyas dalla quale si è liberato a parametro zero. Ecco le sue parole rilasciate in conferenza stampa questa mattina presso la sala stampa 'Manuela Righini' dello stadio Artemio Franchi:
Se vede la Fiorentina come una rivincita: "Più che una rivincita per me la Fiorentina è una grande opportunità: la mia carriera non era finita, era solo un po' diversa. Voglio aiutare la Fiorentina come merita il più possibile".
Sull'interesse della Fiorentina: "Nel 2012 ci sono stati dei contatti che però non sono andati a buon fine. Adesso mi trovo in una squadra che vuole vincere, che è molto forte. Penso che le mie opportunità non mancheranno perciò voglio lavorare al meglio".
Sul suo stato fisico: "Per fortuna io sono sempre stato bene dal punto di vista fisico: vengo da un calcio diverso ma nella mia carriera ho giocato più di 200 partite nella Liga spagnola. Fisicamente sto bene, sono pronto per allenarmi e giocare".
Se può essere il Luca Toni del centrocampo: "Spero di sì, voglio portare esperienza e qualità in questo gruppo: voglio mettermi fin da subito a disposizione della squadra. Obiettivi personali? Sono quelli della squadra: io sono solo uno in più che proverà a vincere assieme a tutti".
Sul ruolo che preferisce: "Ancora non ho avuto l'opportunità di parlare col mister, che usa più moduli dalla seconda della partita. Nel 4-2-3-1 giocavo dietro le punte, io in generale ho sempre giocato o come mezzapunta o come tre-quartista".
Su un giocatore italiano che ha sempre ammirato: "Quando ero piccolo non era facile vedere giocatori di altri campionati: per il presente ammiro molto Andrea Pirlo che è un centrocampista come me. Qui alla Fiorentina ho la fortuna di giocare con Giuseppe Rossi, che ho affrontato molte volte quando giocava nel Villarreal: in Spagna Pepito era un giocatore fortissimo".
Sul gruppo "spagnolo" dei viola: "Adesso molti giocatori sono via con le Nazionali, non ho parlato con tutti: questo è un gruppo molto unito, è una famiglia. Questo è fondamentale per raggiungere grandi traguardi".
Sul numero 21 di maglia: "E' un tema delicato per me: 4 o 5 anni fa ero a Coverciano con l'Espanyol e in quei giorni il mio compagno Jarque se n'è andato: il 21 è il numero che portava ed io lo omaggio utilizzandolo adesso".