VENUTI, Siamo tornati sui binari giusti. A Brescia...
Il difensore viola Lorenzo Venuti ha parlato dell’inizio di stagione, della prossima sfida contro il Brescia, di Ribery e altro ancora ai canali ufficiali della Fiorentina: "Dopo queste tre vittorie di fila la situazione è tornata ad essere più serena. Nel calcio i risultati fanno il bello e il cattivo tempo, ma ora siamo sui binari giusti".
Che impressione le sta facendo la nuova Proprietà?
"Possiamo definirla atipica per la sua particolare vicinanza, non solo fisica ma anche morale, alla squadra. E' un vantaggio per noi".
Come sta procedendo la sua carriera?
"Ho iniziato qui a Firenze nel 2004, poi è partito il giro di prestiti. Ora voglio dimostrare di poter rimanere in questa città".
Qual è il suo ricordo di Davide Astori?
"Non ho avuto l'onore di conoscerlo. Quando se ne andò mi trovavo al Benevento, e giocammo la prima partita contro la Fiorentina orfana del suo capitano: incaricarono me, prima della gara, di posare la nostra sciarpa fuori dai cancelli del Franchi. E' stato difficile. Nonostante non lo conoscessi è stato come sentirlo lì".
Con Federico Ceccherini vi trovate molto bene...
"Sì, forse perché siamo entrambi toscani. E sono contento di trasmettere questo feeling al resto del gruppo".
La sosta renderà il prossimo impegno col Brescia più duro?
"Tredici giocatori in meno sono tanti, ma anche chi è rimasto qua cercherà di farsi trovare pronto per preparare al meglio la trasferta di Brescia".
Come si ferma Balotelli?
"Si ferma come Ronaldo e chiunque altro, con il lavoro di squadra. E' un giocatore forte, dobbiamo stare attenti".
Quanto vi sta impressionando Ribery?
"Tutti ne hanno già parlato, posso solo ripetere che oltre a un grande campione abbiamo in squadra una persona fantastica. Ho sempre detto che la differenza tra un campione e un giocatore è forte è proprio quella componente umana che lui ha".