COLPI OK, MA SUL MERCATO SERVONO ANCORA QUALITÀ E FUNZIONALITÀ: LO DICONO I VIOLA

In attesa dell'ufficialità di Infantino e l'arrivo, domani, del difensore Mina, una cosa sembra certa: il mercato della Fiorentina non è chiuso. Lo ha ribadito anche il dg Barone ai media ufficiali quando parla di "giocatori funzionali al sistema dell'allenatore, molto aggressivo". Un allenatore che sicuramente - lo dice la storia e non lui direttamente ben inteso - vorrebbe giocatori pronti per la serie A e dunque la sensazione è che Infantino, giovane e promettente talento italo-argentino, e Mina, esperto ma fuori forma stando alle poche presenze e agli infortuni delle ultime stagioni, in questo momento servano per completare i pacchetti dei rispettivi reparti (il quarto centrale) o in prospettiva (il centrocampista d'attacco).

Operazioni insomma che esulano dalle richieste vere e proprie al tecnico che aspetta innesti forti o comunque a lui funzionali. L'intervista di ieri di Italiano a Mediaset è chiara, parole di chi si aspetta altri colpi con la tranquillità di chi ha avuto rassicurazioni fin da quel confronto a fine campionato quando le parti decisero di proseguire insieme più convinti che mai, la famosa "chiacchierata con il presidente". "Credo che qualcosina ancora debba essere fatto - ha detto ieri il tecnico - Dobbiamo puntellare qualche reparto e alzare la qualità a una squadra che ha fatto bene negli ultimi due anni. Sono convinto che qualcosina faremo, arriveranno ragazzi di qualità da aggiungere a una squadra che ne ha già tanta".

La Conference porta altri milioni nelle casse viola che insieme al tesoretto già accumulato (che può essere impinguato con la partenza di Amrabat) e dunque dopo i quattro colpi già fatti (Parisi, Arthur, Infantino e Mina - se tutto sarà ok domani alle visite - a cui va aggiunto Sabiri) alla rosa va ancora aggiunta qualità davanti, tra i pali (uno almeno all'altezza di Terracciano, altrimenti il pacchetto è già a posto) e forse ancora in difesa (al di là dei numeri).