NATALI A FV, BEHRAMI LEADER. TRA I MIGLIORI NEL SUO RUOLO
Nonostante l'affare Salah tenga tutti col fiato sospeso, la Fiorentina si muove anche su altri fronti di mercato. Per il centrocampo, reparto che rischia di subire una vera e propria rivoluzione, si fanno sempre più insistenti le voci sul possibile ritorno in viola di Valon Behrami (come anticipato da FV, LEGGI QUI). Cesare Natali, recordman di presenze nella Fiorentina nella stagione 2011/12 e compagno di squadra proprio del centrocampista svizzero, ha parlato ai microfoni di Firenzeviola.it del possibile ritorno del giocatore.
Natali, ritiene l'interesse della Fiorentina per Behrami un'involuzione rispetto al centrocampo molto tecnico degli scorsi anni, oppure una precisa scelta tattica?
"Per valutare un giocatore bisogna conoscere prima di tutto il gioco che l'allenatore intende fare. Occorrerà capire quale impronta vorrà dare Sousa alla sua Fiorentina. Comunque sia, non lo ritengo assolutamente un acquisto peggiorativo, anzi. Behrami è un grandissimo incontrista, capace di fare un lavoro difensivo importantissimo. E' sicuramente uno dei migliori in quel ruolo."
Da uomo spogliatoio quale lei è stato, come ricorda Behrami sotto il profilo più umano?
"E' indubbio che Behrami, come me, fosse uno dei leader all'interno dello spogliatoio. Quella stagione poi fu molto particolare. Il mio spessore, così come il suo, furono fondamentali per raggiungere l'obiettivo finale che, pur non essendo quello stabilito nella programmazione estiva, non poteva essere fallito (la Fiorentina quell'anno riuscì a ottenere la salvezza solo alla 37° giornata, vincendo sul campo del Lecce ndr.). La sua figura fu sicuramente decisiva."
Lei visse in prima persona l'esonero di Rossi dopo la lite con Ljajic e il subentro di Guerini. Vede un parallelo fra quella vicenda e quella che ha riguardato Montella quest'estate, col suo esonero e l'arrivo di Sousa?
"Sono sicuramente due situazioni diverse. Quello che successe durante la partita col Novara fu un episodio grave che portò i Della Valle, sempre molto attenti anche all'immagine, a cambiare tecnico nonostante mancassero poche partite alla fine della stagione e fosse tutto ancora da decidere. Per quanto riguarda la vicenda Montella, è innegabile che sia riuscito a fare un grande lavoro, piazzandosi sempre nelle prime posizioni. Bisogna però vedere quali fossero le aspettative della società, perchè tra vincere e arrivarci vicino c'è differenza."
Quali sono le sue prossime prospettive professionali?
"Sto valutando di intraprendere la carriera di allenatore. A tal proposito, ho già preso informazioni sui corsi specifici. E' una prospettiva che mi ha sempre affascinato e interessato. Nel caso in cui non dovessero arrivare delle proposte interessanti, vorrei che quello dell'allenatore fosse il mio futuro."