SALVARE CAPRA E CAVOLI

06.12.2016 16:30 di  Luciana Magistrato   vedi letture
SALVARE CAPRA E CAVOLI

Diciassette presenze, quattro assist e una media voto tra le più basse dei viola. Eppure Pantaleo Corvino e Carlos Freitas hanno passato tutto il giorno -fino a tarda sera- di Ferragosto al centro sportivo per far firmare il contratto a Cristian Tello, dopo una precedente e lunga trattativa degli uffici legali e finanziari della Fiorentina e del Barcellona (e più viaggi di Freitas), pensando ne valesse veramente la pena visto che Sousa voleva fortemente questo giocatore, finito ai margini nel Barcellona, ma titolare inamovibile nella Fiorentina anche quando sfugge l'utilità di vederlo in campo. Come domenica sera contro il Palermo o come contro l'Inter quando Sousa tolse prima Bernardeschi dello spagnolo, scelta sinceramente mai capita (lasciamo stare poi l'ingresso di due ragazzi al posto loro).

Insomma a Sousa piace e alla fine vederlo in campo conviene anche alla società vista la clausola inserita (nei contratti moderni ormai è un'abitudine) per la quale se lo spagnolo non raggiunge un tot di presenze la società è costretta a pagare una penale. La complicatissima formula con cui Tello è arrivato a Firenze infatti è il prestito oneroso (500.000 euro) con diritto di riscatto fissato a sette milioni di euro e qualora il classe '91 non dovesse infatti disputare (secondo le notizie filtrate in estate) una percentuale di gare il club dovrebbe versare una cifra variabile in base alle presenze appunto. Certo se alla quantità unisse anche la qualità (e tradotto gol, assist e copertura difensiva sulla sua fascia per aiutare la squadra, come fa Bernardeschi quando gioca esterno di centrocampo) si salverebbero capra e cavolo anche se il riscatto non è per niente scontato.