CAGNI, C'è la mano di Italiano. Legge bene le partite
L'allenatore Luigi Cagni ha parlato di Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, in un'intervista a TuttoMercatoWeb.com: "Non voglio e non amo fare paragoni. Italiano è Italiano, con le sue esperienze e il suo modo di fare. Lo conosco perché è stato mio giocatore al Verona, era un ottimo centrocampista anche se non molto potente fisicamente. L'ho fatto esordire, dimostrava di avere anche gran personalità. E da allenatore l'ho seguito come seguo anche Zanetti che è stato mio giocatore all'Empoli o D'Aversa o Inzaghi. Fin dal Trapani avevo visto che di Italiano si vedeva la sua mano, si notava che la squadra aveva un'identità precisa. L'ho visto a Spezia e poi mi ha fatto subito una bella impressione all'inizio di questa stagione in una amichevole della Fiorentina con l'Espanyol. Facevo la seconda voce per TimVision, era solo un mese che aveva la squadra e ho detto subito che c'era già la sua impronta per come stava in campo la squadra".
Qual è il tratto caratteristico di Italiano a suo parere?
"Legge le partite e i giocatori lo seguono e hanno fiducia in lui; questo avviene solo quando un tecnico dimostra sul campo che poi certe cose si avverano".
In cosa deve migliorare?
"A Spezia l'anno scorso nel girone d'andata rischiava troppo con la linea alta, poi ha capito che così c'era il pericolo retrocessione e ha cambiato. Vuole avere una squadra molto offensiva, c'è da vedere se trova l'equilibrio per rischiare il meno possibile. I gol la Fiorentina li farà sempre perchè anche come impostazione d'attacco la squadra è più che a posto. Se trova equilibrio in fase difensiva c'è la quadratura del cerchio".