SEGNALI DI RISVEGLIO IN ATTESA DEL MERCATO

06.08.2023 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
Fonte: dal nostro inviato a Newcastle
SEGNALI DI RISVEGLIO IN ATTESA DEL MERCATO

Passettini in avanti. Certo, c’è ben poco da bearsi di un’altra sconfitta (la seconda consecutiva a livello internazionale) patita in amichevole a due settimane esatte dall’inizio del campionato eppure la Fiorentina vista nel primo dei due test amichevoli di Newcastle ha dato segnali di ripresa sotto l’aspetto soprattutto del gioco. Il centrocampo, ad esempio, con la crescente intesa tra Bonaventura e Arthur è forse l’aspetto migliore dal quale ripartire. Così come la sicurezza che, pur da elemento di riserva, continua a dare Cerofolini tra i pali (ma l’idea dei viola è quella di trovare per lui una soluzione sul mercato). Le note davvero positive, però, si esauriscono qui. Perché se è vero che, sugli esterni, Gonzalez e Brekalo hanno provato a far vedere qualcosa - specie l’argentino - resta irrisolto il problema del gol. Un bel guaio.

Nelle quattro amichevoli disputate quest’estate dalla Fiorentina con squadre professionistiche (dal novero togliamo la scorpacciata di reti con la Primavera al Viola Park e il 4-0 contro il Grosseto, che aveva peraltro iniziato la preparazione da cinque giorni quando ha affrontato Biraghi e compagni), il dato accumulato dai viola in attacco negli altri test di medio-alto livello parla di altrettante reti segnate, peraltro solo contro formazioni di Serie B (una al Parma, tre al neopromossa Catanzaro). A questo aspetto, poi, si aggiungono anche 8 gol totali subiti, cifra tuttavia inflazionata dalla debacle di Belgrado che - in parte - deve essere “interpretata”. 

Ovvio dunque che, al di là di alcuni problemi legati alla condizione fisica (e chi, tra le società di A, non ne è esente in questo periodo?), il nodo maggiore da sciogliere per i viola sia oggi quello relativo alle pedine che più mancano a livello di rosa e che solo il mercato potrà risolvere: ovvero un centrale difensivo (sicuramente testare un 2005 come Comuzzo contro un club di Premier è lodevole ma forse Italiano, per quel ruolo, si sarebbe atteso già altro al 4 di agosto) e chiaramente un attaccante. Cabral ha una forma da migliorare sotto tutti i punti di vista ma probabilmente non è questo il reale problema della punta, apparso (oltre che indietro) poco freddo ed avulso dal gioco in più occasioni. Il tempo, le idee e il denaro alla dirigenza non mancano: adesso è il momento di ingranare la marcia successiva.