PARLA CON LUI
Agosto, comunque lo si guardi, un mese decisivo. Anche perchè, al di là di facili previsioni, già a fine mese ricomincerà il cammino dei viola in campionato, e ci sarà subito da sudare di fronte alla Roma. Che, per inciso, fino a oggi sul mercato l'ha fatta da assoluta padrone. La Fiorentina, dal canto suo, ha le sue vicende da chiarire, e il suo complesso lavoro da portare avanti. Per cedere, per decidere il futuro di Cuadrado, e per regolarsi di conseguenza.
E ormai il conto alla rovescia volge al termine. Già nella serata di domenica Cuadrado dovrebbe essere di rientro dalle vacanze, e tra lunedì e martedì tutta la città attende il confronto tra i due grandi protagonisti. Una versione rinnovata di quelli che furono altri colloqui passati alla storia. Prima con Toni (quella voltà ci pensò DDV), poi con Jovetic, passando per quel rifiuto alla Roma per Mutu che scatenò tuoni e fulmini sul Mugello qualche estate fa.
Un confronto nel quale, tornando solo all'ultimo episodio, ADV ebbe la meglio sulle smanie bianconere di Stevan, convincendolo a sposare ancora il viola per un'altra stagione prima di andarsene (per la cronaca, però, a Manchester e non a Torino). Cuadrado, dall'altra parte, sembra uomo e calciatore diverso da JoJo per tanti aspetti, seppure appaia chiaro a tutti che la prospettiva di giocare al Camp Nou sia quanto di meglio un campione possa sognare.
Questione di vedute, perciò, quelle che si scambieranno Andrea Della Valle, l'uomo che per primo si è sobbarcato l'onere dell'impresa di trattenere il colombiano, e Juan Guillerme il funambolo. Un giocatore in grado di spaccare le partite come nessun altro in Italia, e recentemente anche incattivitosi in zona gol. Un uomo da salto da qualità, e per questo ancora più fondamentale se davvero i viola decidessero di scalare il più possibile le gerarchie del campionato. Non resta che fare il tifo più spassionato per le virtù di convincimento del patròn viola.