TALENTO INESPRESSO

19.11.2018 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
TALENTO INESPRESSO
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Si gioca moltissimo del proprio futuro Marko Pjaca. Il croato, nell'ultima sosta di campionato, si era potuto consolare mettendo minuti nelle gambe grazie alle presenze con la maglia della nazionale croata, ma stavolta è rimasto praticamente a secco. Anche nella gara di ieri a Wembley, che la sua Croazia ha perso con l'Inghilterra del solito Kane, Pjaca è stato semplice spettatore. Novanta minuti di panchina che bissano quelli in occasione della gara con la Spagna, quando era entrato soltanto nel finale di gara. 

Adesso che la sua Croazia è peraltro retrocessa nella neonata competizione della UEFA si conferma un momento per niente esaltante, persino grigio se consideriamo le prove fin qui mostrate in maglia viola e il fatto che un giovanotto di belle speranze come Brekalo (classe '98) gli stia letteralmente soffiando il posto in campo. Poca corsa, ancor meno occasioni o spunti, e un atteggiamento che a volte ha dato l'idea di una distanza siderale dalle vicende della squadra in campo. Pjaca resta ancora un mistero per i tifosi viola e per quello stesso tridente che avrebbe dovuto rivitalizzare con i suoi dribbling e magari i suoi gol. 

Con Chiesa che contro il Portogallo ha avuto momenti di sofferenza, e con Simeone rimasto fuori dalla prima amichevole con il Messico, Pjaca completa un tridente che vive giorni difficili, alla ricerca di un gol o di un sussulto che possa aiutare anche la testa a farsi più sgombra. Perchè poi è proprio nella testa del croato che sembrano annidarsi i problemi di un'esperienza in viola che stenta a decollare. Giocare in nazionale, di questi tempi, gli avrebbe fatto probabilmente bene, ma ciò che più conta è che adesso la voglia di cancellare i dubbi si tramuti presto in giocate sul campo, a cominciare da Bologna, perchè da domenica in poi nessuno sarà più disposto a concedere ancora tempo al talento di Pjaca