PRANDELLI, Voglio una squadra arrabbiata

16.12.2007 11:28 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Senza Frey, Gamberini, Potenza e in extremis anche senza il terzo portiere Avramov bloccato da una contusione ai flessori della coscia (al suo posto andrà in panchina il primavera Edoardo Pazzagli, 18 anni, figlio d’arte). Ma con Vieri in campo dal 1’ e Ujfalusi recuperato dopo l’infortunio al ginocchio: ecco la Fiorentina che reduce da due ko di fila cercherà in casa della Sampdoria quella vittoria che in campionato le manca dal 3 novembre, 1-0 all’Olimpico con la Lazio. Ci proverà, dice Cesare Prandelli, sfoderando grinta, spirito di sacrificio e capacità di soffrire. «Abbiamo cercato di capire il perché di questo momento, dobbiamo e vogliamo ritrovare la strada perduta - afferma il tecnico - A Genova voglio una squadra arrabbiata come lo sono Vieri e Mutu». Insomma, una Fiorentina che torni alle origini e si getti nella mischia decisa a non mollare mai. «Abbiamo lavorato bene e in serenità - continua Prandelli - Sapevamo che non potevamo reggere a lungo quelle posizioni però non abbiamo rinunciato alla voglia di disputare un campionato da protagonisti». L’obiettivo è dare un calcio alla sfortuna che da qualche tempo si è accanita sui viola sotto forma soprattutto di infortuni (l’ultimo è stato quello di Frey operato di menisco): «Per fortuna è un infortunio meno serio del temuto e Seba tornerà presto - dice l’allenatore - Nell’attesa giocherà Lupatelli che fin qui ha lavorato bene e gode della fiducia di tutti».
Spazio dunque all’ex portiere della Roma e come detto a Vieri che finora ha giocato titolare in campionato solo una volta, il 31 ottobre con il Napoli: finì 1-0 per la Fiorentina grazie proprio ad una sua rete. «Sì, sto pensando di farlo giocare - ammette Prandelli - È in gran forma e mi piace che dica di voler giocare di più.

Nessuno in estate avrebbe mai pensato di vederlo tornare ai suoi livelli, invece ha dimostrato ancora una volta il suo valore. Un giocatore della sua esperienza e del suo carisma ci serve».
Da un campione ritrovato ad un altro che oggi affronterà i viola, Antonio Cassano: Prandelli lo ha allenato seppur per poco quando era alla Roma e lo stima. «Cassano sta bene, sarà un pericolo. L’ho avuto per poco tempo, ha doti tecniche e anche umane importanti, se riuscirà a tirarle fuori nessuno potrà metterlo in discussione. Ora sembra maturato e aver ritrovato voglia ed entusiasmo. Come già detto in passato mi piacerebbe allenare un giorno un giocatore come lui ma ora a Firenze c’è un progetto preciso e intendiamo portarlo avanti». Meglio concentrarsi sulla Samp: «Sarà una partita difficile, loro giocano un buon calcio ma noi vogliamo tornare a casa con un risultato positivo». L’obiettivo ora più importante.