MERCATO, Pasticcio Riganò
"Riganò ha firmato per il Levante un contratto biennale": questo era stato scritto martedì sera sul sito internet della società spagnola. Ma è vero? Il Messina non sa niente. Ieri il bomber di Lipari si è allenato regorlamente con gli altri giocatori giallo-rossi. Il diesse Sergio Gasparin, interpellato dai cronisti locali, ha dichiarato di non sapere niente dell'accordo col club iberico ma di essere convinto che fosse stata raggiunta un'intesa tra il proprio presidente e quello del Livorno. Aldo Spinelli ha tuonato: «Ho pagato 1 milione e 200mila euro al Messina per Riganò e c’era soltanto da trovare l’accordo economico col giocatore. Anch’io sono rimasto sorpreso di questa notizia. Adesso farò le mie indagini.
Comunque abbiamo già cinque attaccanti, se ne arriva uno ne deve uscire un altro».Si vocifera che sia stato Sergio Berti, procuratore dell’attaccante siciliano, a fare l’operazione-Levante attraverso un contratto biennale a una cifra superiore a quella che percepisce nel Messina e che gli offriva il Livorno. Sarebbe nell’ordine di un milione di euro con relativi benefit. Naturalmente è tutto da verificare. Una cosa è certa: Riganò non si è mosso da Messina, ha partecipato alla seduta di allenamento. Aveva giocato nel turno di Coppa Italia contro il Vicenza entrando al 36’ della ripresa. E i tifosi peloritani lo avevano sommerso dai fischi, tanto che l'allenatore non gli ha neanche fatto calciare i rigori. Una situazione di completa rottura con la squadra attuale e di totale incertezza per quella futura