COR.FIO., Gattuso da eroe a mostro. Il commento

20.06.2021 10:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
COR.FIO., Gattuso da eroe a mostro. Il commento
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sul Corriere Fiorentino si trova un'interessante riflessione - a cura di Antonio Montanaro - sulla bufera che ha travolto Rino Gattuso dopo il prematuro addio alla Fiorentina. Ve ne proponiamo alcuni passaggi: "Da «garanzia per la crescita della Fiorentina» a diavolo famelico al servizio di Sergio Mendes, re dei procuratori che rovinano il calcio. Tutto nel giro di 48 ore. Ma non solo: Gattuso è stato definito anche «violento, razzista e omofobo» dai tifosi del Tottenham che con una campagna lampo sui social, riprendendo frasi estrapolate da vecchie interviste e una rissa in campo di dieci anni fa con l’allora vice allenatore degli Spurs Joe Jordan (i due si riappacificarono dopo qualche settimana), ne hanno impedito l’ingaggio sulla panchina del club londinese. Ma come è possibile che in un battito di ciglia si possa passare dalle stelle alle stalle e senza neanche riuscire a difendersi? Non abbiamo mai creduto che nel mondo del calcio — ma anche fuori da quel mondo — potessero esistere «cavalieri senza macchia e senza paura».

[...] La realtà di Gattuso, che abbiamo provato a raccontare in questi pochissimi giorni da tecnico viola, è quella di un ex calciatore che ha vinto tanto e di un allenatore giovane che, dopo una gavetta in situazioni societarie burrascose, ha fatto bene al Milan, ha vinto a Napoli il suo primo trofeo e con la squadra azzurra, dopo mille polemiche, ha anche sfiorato la qualificazione in Champions. Questa la parte professionale, poi c’è quella umana. Gattuso a 43 anni è nella vita quello che è stato sul terreno di gioco: generoso, schietto, a tratti duro, ostico, uno che non ha mai tirato indietro il piede, la lingua e perfino il portafogli (le cronache sono ricche di aneddoti su stipendi pagati di tasca sua ai collaboratori). Non c’è un solo calciatore, ex compagno di squadra o allenatore che parli male di lui. [...] Tutti sanno chi è, cosa rappresenta e soprattutto da chi è rappresentato. Forse è questa la sua colpa in un mondo continuamente alla ricerca di eroi o mostri da consumare in fretta?".