Franchi, tornano i 55 mln. Ma il club vuole risposte dal Comune prima di coprire il resto

La novità delle ultime ore è che sono tornati a disposizione del Franchi i 55 milioni di euro dei fondi dei Piani urbani integrati (Pui) che facevano parte dei circa 200 di risorse assegnate dal governo sull’impianto fiorentino e che poi furono definanziati nella primavera del 2023. Con la firma del decreto da parte del Ministro dell'Interno Piantedosi, lo stadio della Fiorentina riabbraccia i soldi persi ormai due anni fa e la novità è stata ben accolta anche dal club viola, che però - riporta il Corriere Fiorentino - prima di avanzare una proposta di project financing per colmare le risorse ancora mancanti per terminare tutta la ristrutturazione del Franchi (si parla di altri 55 milioni circa), attende risposte da Palazzo Vecchio: qual è il nuovo cronoprogramma dei lavori, quali interventi restano scoperti (malgrado i 55 milioni tornati a disposizione)? Per quanti anni e a quale prezzo la società gigliata potrà godere della concessione e il "controllo totale" dell’impianto?
L’incontro di martedì in Comune ha la finalità supportare le fasi di sviluppo della candidatura a Euro 2032, preparandosi alla scadenza di ottobre 2026, data in cui è prevista la scelta da parte dell’Uefa dei cinque stadi italiani (in una rosa di 11) che ospiteranno le gare del torneo diviso tra Italia e Turchia. "Bisogna correre" è intanto il monito del Ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha annunciato l’imminente nomina del Commissario stadi, perché "entro aprile o maggio del 2027 dovranno essere aperti i cantieri". Firenze da tempo ha già avviato i lavori, questo vantaggio non va sprecato se si vuole ottenere definitivamente l'assegnazione di una delle cinque sedi italiane per l'Europeo che avverrà tra sette anni.
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