Dubbi d'estate: Kean dalle belle ciglia e Pioli taumaturgo

Dubbi d'estate: Kean dalle belle ciglia e Pioli taumaturgoFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Stefano Prizio

Mentre la tenaglia dell’afa pare conoscere da alcune ore un salvifico allentamento, poichè l’adagio latino vuole che il dubbio sia l’inizio della saggezza, anche se il pallone è il territorio   dei sogni, proveremo ad insinuare qualche timido dubbio invece che regalarvi certezze a manciate.

Partiamo quindi da Moise Kean, argomento principe d’ogni pensiero viola, sul futuro dell’attaccante di Vercelli siamo ancora tutti appesi a quell’estemporaneo‘ speriamo che resti’, proferito da Commisso ad una festa di viola club a Bucine, in quel momento presidente a sua insaputa. Ma tralasciando le facezie, la domanda, il dubbio appunto, riguarda l’intenzione vera che alberga nel  cuore di Moise Kean. Infatti, anche se il bomber finisse per restare a Firenze, ci domanderemmo, come il fidanzato insicuro, se egli rimanga perchè davvero convinto di continuare un’avventura che lo prende e lo entusiasma o solo perchè le squadre alle quali ambiva di trasferirsi non si sono mosse, almeno per ora. Infatti è evidente come, malgrado la presenza della clausola, non vi sia stata una vera e propria corsa a tentare di accaparrarsi Kean.

Diciamo di più, nessun club, neppure quello arabo che sembra aver avanzato una proposta al calciatore, si è mosso in maniera decisa su di lui, tanto meno i due club italiani di cui pure si è parlato, Milan e Napoli, anzi a ben guardare il mercato quel ricco e prestigioso club inglese che è l’Arsenal, ha preferito puntare sullo svedese Gyokeres che costa circa 80 milioni, piuttosto che spenderne molti meno per la clausola di Kean. Insomma nell’estate 2025 l’ossessione per Kean l’abbiamo avuta e la abbiamo  solo a Firenze, altrove ne sono andati esenti, beati loro, anche se ad onor di cronaca nelle ultimissime ore si è detto di un certo interesse del Galatasaray per la punta viola,tuttavia la manovra della squadra  campione di Turchia ha più l’aria di un bluff che di un reale interesse per il viola. Infatti il club di Istanbul è  da tempo su Osimhen, ma De Laurentiis chiede un prezzo alto per il nigeriano e il diversivo su Kean potrebbe essere un’azione per far scendere il prezzo della loro prima scelta, ma il patron azzurro non sembra abboccare al bluff del compratore che finge di rivolgersi altrove e il costo dell’attaccante protagonista del titolo 2023 è rimasto tale e quale.

Comunque la corsa a Kean per il momento non c’è stata, poi vedremo se ci sarà nei prossimi giorni. Ma  il  sospetto è che a Firenze si soffra di una distorsione della  percezione, giocatori che a noi paiono fenomenali e campioni garantiti, magari solo perchè usano la grazia di giocare e rendere bene in viola, non sono giudicati nella stessa maniera da società molto più importanti della Fiorentina o almeno non con lo stesso entusiasmo dei fiorentini, è il caso di alcuni giocatori dei quali sembrava che la Fiorentina non potesse fare a meno come Bernardeschi, finito in mezzo alla neve di Toronto o Chiesa, la cui stella è ormai tramontata a Liverpool, ma anche di Kalinic, l’attaccante con cui la Fiorentina è stata prima in classifica l’ultima volta ( con Sousa allenatore), ma  che dopo Firenze ha avuto una carriera piuttosto incerta. Gioverebbe forse mettere meglio a fuoco questa lente viola che tende a falsare i giudizi, forse a gonfiare i pregi (e anche amplificare i difetti).

Ma detto di Kean, un altro dubbio riguarda Pioli: il nuovo tecnico non ha neppure messo piede a Firenze, ma c’è  chi si produce in appassionate agiografie e panegirici preventivi. Al subito santo che proviene dall’Arabia vengono già attribuite facoltà miracolose, Pioli il taumaturgo per alcuni cronisti guarisce ogni male con la sola imposizione delle mani. La  narrazione su di lui pare quasi una delle reclame che si odono talvolta e magnificano le innumerevoli proprietà della tale pillolina in vendita: fa passare il mal di testa, l’imbarazzo di stomaco, è callifuga, abbassa la febbre e giova alle vostre prestazioni amatorie. In effetti secondo taluni sperticati fan, Kean dovrebbe rimanere solo grazie a lui e per suo merito ci sarà presto un mercato scoppiettante e con mezzi illimitati, infine per dirla come Dalla si farà l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi, ma soltanto a una certa età.

Che Pioli sia un tecnico esperto non ci piove, ma chi lo conosce davvero giura sia fatto di carne ed ossa, è vero che Pioli ha vinto uno scudetto alcuni anni fa, come è vero che per la gestione americana della Fiorentina si tratta di un salto di qualità nella scelta dell’allenatore. Ma è un allenatore ed ha limiti e difetti, qualche raro eretico che si discosta dalla solenne celebrazione del suo ingaggio, sussurra di ricordare alcuni tratti meno entusiasmanti del suo gioco nel corso della sua precedente esperienza sulla panchina viola, qualche eresiarca giunge a sostenere che la sua vera impresa sia stata riuscire a non vincere il torneo saudita con l’Al Nassr malgrado avesse in squadra Cristiano Ronaldo e Manè. Ma si tratta solo di bagattelle, pinzillacchere. Si tratta solo di dubbi estivi palesati sommessamente a pochi giorni dallo scoccare della metà di luglio, giorno in cui scadrà la clausola di Kean e capiremo più chiaramente il tono della stagione calcistica che inizierà presto.