LA DIFESA E UN MERCOLEDÌ DA PROVA DEL NOVE
La Fiorentina è tornata da Cagliari con una bella vittoria, rotonda e in rimonta, ma che ha lasciato in eredità qualche strascico a proposito della condotta e della tenuta difensiva dei gigliati, passata un po' in secondo piano anche a causa dello spettacolo offensivo proposto in terra sarda. Le circostanze sono particolari: la Fiorentina ha subito il primo gol immediatamente, e gli altri due soltanto a risultato ormai acquisito, quando il punteggio era già incanalato sull'1-5. Ma non per questo dev'essere sottovalutato il modo in cui i viola hanno concesso di segnare agli avversari: il trio composto da Salcedo, Gonzalo ed Astori, con questi ultimi due apparsi anche maggiormente in difficoltà rispetto al giovane messicano, si sono tutti macchiati di disattenzioni e chiusure in ritardo, che sono costati ben tre gol subiti.
L'aspetto maggiormente preoccupante è la facilità con cui il Cagliari ha bucato la retroguardia viola nelle palle inattive. Due gol sono arrivati in fotocopia, il due e il tre, senza che la Fiorentina si rivelasse in grado di effettuare delle contromosse che aggiustassero il deficit aereo. Però, di fondo, resta un dato incontrovertibile: i viola hanno la terza miglior difesa della Serie A, assieme al Chievo, con nove gol subiti ed hanno ancora l'invidiabile primato europeo di non aver subito neanche una rete tra le mura amiche. Numeri che non possono essere trascurati, e che avranno dunque bisogno di una conferma nella sfida di mercoledì contro il modesto Crotone, capace di segnare appena tre reti in trasferta. Una conferma che deve sapere di prova del nove. Nove come il numero che dev'essere letto alla voce "reti subite" quando arriverà il fischio finale di Gavillucci mercoledì sera: una porta inviolata per dimenticarsi di Cagliari e potersi pensare grandi, una volta per tutte.