Restyling Franchi, in settimana la determina del Comune: c'è la burocrazia di mezzo

Restyling Franchi, in settimana la determina del Comune: c'è la burocrazia di mezzoFirenzeViola.it
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Oggi alle 13:00News
di Redazione FV

Anche sulle colonne de La Nazione ci si occupa del tema Franchi e dei lavori di restyling che deve ancora subire l'impianto di Campo di Marte. Quella che si apre domani però potrebbe essere la settimana della nuova variante e del relativo cronoprogramma, con Palazzo Vecchio che ha fatto sapere che a breve sarà messo tutto nero su bianco in una determina, documento che oltre a chiarire una volta per tutte i tempi e le scadenze ricalibrerà anche le varie fasi di intervento dopo i ritardi notevoli accumulati nell’ultimo anno e mezzo di cantiere. I dubbi emersi nelle ultime ore riguardano la concomitanza tra partite e lavori, col Franchi che non ha proceduto col passo che ci si aspettava. E in una situazione del genere, sottolinea il quotidiano locale, la burocrazia diventa tiranna.

Qualsiasi modifica in ciò che accade all’esterno dello stadio in termini di perimetro di cantiere deve infatti essere discussa, negoziata tra le parti e infine approvata dalla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Risultato: per ottenere l’autorizzazione a estendere l’area di cantiere è necessaria un’attività di discussione e negoziazione aggiuntiva tra le parti. S’innesca dunque un processo per cui le autorità di pubblica sicurezza giustamente chiedono protezioni ulteriori. Ogni soluzione finale è figlia di un compromesso che deve cercare di dare una risposta solida a tutti i soggetti coinvolti. Ed è successo che le imprese abbiano dovuto accettare un perimetro di cantiere non ideale per consentire di preservare le vie di fuga per i 24mila tifosi che escono dallo stadio a fine partita. L’area troppo slim del cantiere ha impedito anche di installare una sorta di grande vela a copertura delle ruspe. L’opzione è stata valutata e poi scartata, perché il maxi pannello per resistere al vento avrebbe dovuto sorreggersi su strutture costose ma soprattutto ingombranti a tal punto da ostacolare le lavorazioni di ruspe e operai. Burocrazia a parte, i lavori vanno avanti. A breve la torre di Maratona sarà liberata dai ponteggi. Il restauro è finito, si attende solo l’ok della Soprintendenza per definire il colore della tinteggiatura: un passaggio tecnico ma necessario.