TEOTINO A FV, PAROLE COMMISSO NON RAGIONATE. MI AUGURO NON FOSSERO INTIMIDAZIONI
Continuano le polemiche intorno all'ambiente il giorno dopo le dichiarazioni del presidente Rocco Commisso a Lady Radio che si è pubblicamente espresso duramente nei confronti della stampa. Per approfondire queste tematiche, FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, Gianfranco Teotino, ex responsabile della comunicazione della Fiorentina ed attuale opinionista Rai.
Le parole di Rocco Commisso hanno fatto molto discutere. Che cosa ne pensa?
"Naturalmente non le condivido. Penso che siano state inopportune e che dovrebbe pensare di più prima di sparare affermazioni che sono ingiuste ed ingiustificate. Non esiste stampa buona o cattiva, ma quella che fa il suo lavoro. Oltretutto mette in cattiva luce la società e non è neanche una mossa popolare. Se pensa di acquisire così la benevolenza dei tifosi sbaglia di grosso: i sostenitori sono contenti se la squadra gioca bene e ottiene risultati".
Questo sfogo quindi era proprio inevitabile?
"Non lo era per niente. Deve guardarsi piuttosto all'interno della società perché mi pare che la scelta di confermare Iachini sulla panchina gigliata sia stata messa in discussione a suo tempo".
La decisione di prendere Prandelli è anche un segnale per provare a ricompattarsi, per cercare l'unità di tutte le componenti.
"Prandelli è stata una scelta buona, un po' sminuita dal fatto che il contratto sia solamente fino al termine della stagione. Così facendo, dall'esterno, si percepisce che non sia una prima scelta, ma una soluzione di ripiego. Se ci avessero creduto fortemente gli avrebbero fatto un contratto più lungo. Io non sono un fautore di contratti di 4 o 5 anni, ma neanche di così poco tempo... Soprattutto vedendo la situazione in cui si trova la Fiorentina oggi".
Commisso ha parlato di "cartellini gialli e rossi" per i giornalisti minacciando in futuro di negare a qualcuno l'accesso al Viola Park.
"Conoscendo come parla, è una persona che si fa prendere dalla foga, dall'entusiasmo delle cose che dice. Gli concedo il beneficio di pensare che non si trattasse di intimidazioni, ma vorrei ammettesse di aver sbagliato e dicesse pubblicamente che gli è scappato in un momento dove l'aver dovuto rimangiare una sua scelta come quella legata a Iachini l'abbia portato a sfogarsi nel modo sbagliato. Non le voglio considerare un'intimidazione, ma solo una sciocchezza".
Infine le chiedo un'opinione sulle dichiarazioni in merito al nuovo stadio contro il ministro Franceschini.
"Anche quelle non sono ragionate. Credo che di tutto questo abbia un po' colpa anche chi è intorno a lui in società, chi cura la comunicazione che deve far emergere la società in modo netto. Non deve essere lasciato libero di sfogarsi, chi gli sta vicino, che conosce bene l'ambiente, prima di un'intervista dovrebbe un po' concordare i temi di discussione e dargli anche alcune indicazioni frenandolo prima di fare certe affermazioni".