PIZZUL A FV, JC11 DEVE GIOCARE PIÙ INDIETRO. OCCHIO A MURIEL
Giornata di vigilia in casa viola. Domani sera alle 20:45 i ragazzi di Montella scenderanno infatti in campo per la nona giornata di Serie A contro l'Udinese di Stramaccioni, che arriva al "Franchi" da terza in classifica a pari merito con la Sampdoria (a quota 16 punti). La posta in palio è alta, perché i bianconeri vogliono continuare il loro ruolino di marcia positivo, ma, allo stesso tempo, la Fiorentina, ancora ferma a 10 punti, è in cerca della seconda vittoria interna (dopo quella contro l'Inter), per un risultato che potrebbe smuovere la classifica e che le garantirebbe il riscatto dopo un avvio di stagione fin qui poco brillante, almeno per quanto riguarda il campionato. Per analizzare il momento dei friulani e quello dei gigliati, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva la storica voce della Rai Bruno Pizzul, che da sempre segue da vicino le vicende dell'Udinese. Il commentatore sportivo si è così espresso:
5 vittorie in 8 partite e terzo posto in classifica a quota 16 punti: numeri strepitosi per un'Udinese che ha già stupito tutti. Pizzul, si aspettava un inizio così spumeggiante?
"I bianconeri hanno avuto una partenza al di sopra di qualsiasi ottimistica previsione e vantano adesso una classifica veramente notevole. Bisogna dire che non hanno sempre offerto prestazioni brillantissime, ma 5 vittorie in 8 partite sono una dimostrazione di compattezza. Grandi meriti di questa ottima partenza vanno sicuramente a mister Stramaccioni, che non si è limitato a ereditare la squadra da Guidolin, ma si è subito adoperato per darle un'impronta personale, ridisegnandola tatticamente con nuovi schemi e nuovi moduli. Basti pensare che dall'indiscussa difesa a tre di Guidolin, Stramaccioni è passato a una linea a quattro dietro. Anche a centrocampo sono arrivate delle novità con l'alternanza tra un trequartista alle spalle di una sola punta e due attaccanti. L'allenatore ex Inter ha lavorato molto bene e finora i risultati gli stanno dando ragione. Comunque, il valore aggiunto dell'Udinese continua a essere Di Natale, un campione che non smette di segnare e far segnare. Domani sera non dovrebbe partire dall'inizio, ma Stramaccioni potrà contare su un altro fuoriclasse da tenere d'occhio..."
Prego.
"Sarà la partita di Muriel, un giocatore di grande talento che domani dovrà sfruttare al massimo la chance che il mister gli concederà. Dopo una serie di infortuni che ne ha rallentato l'esplosione, complice anche uno stile di vita che si addice poco a quello di un atleta, il colombiano dovrà infatti dimostrare il suo valore, alla ricerca di una continuità che, abbinata alle sue capacità tecniche, rapidità e struttura fisica, lo renderebbe un attaccante devastante. I viola dovranno essere bravi a prendergli le misure".
Muriel e Cuadrado, due gioielli scovati in Colombia dall'ex osservatore bianconero Manuel Gerolin e da sempre legati da una bella amicizia: sarà proprio il numero 11 della Fiorentina l'antagonista principale di Muriel nella gara di domani sera?
"Cuadrado è senza dubbio un giocatore capace di spaccare le partite. Tuttavia, lo vedo sacrificato nella posizione affidatagli da Montella in queste ultime gare. Sta infatti giocando più vicino alla porta rispetto al solito, anche se dà il meglio di sé quando parte più arretrato, perché nel momento in cui riceve il pallone ha già la porta davanti e non deve girarsi perdendo attimi preziosi. Questo ruolo lo penalizza non poco. Il suo momento di forma non è poi dei migliori, ma ora che la situazione contrattuale è stata sistemata, potrà trovare la serenità che gli serve per esprimersi al top".
Nell'attacco gigliato, accanto a Cuadrado, toccherà probabilmente a Ilicic confermare le due ultime prove positive: una soluzione interessante secondo lei?
"Ilicic deve assolutamente giocare. So che con la tifoseria viola c'è stato qualche attrito, ma in una Fiorentina costretta a fare a meno di due arieti offensivi come Gomez e Rossi, è sulla qualità di Ilicic che si deve puntare. Lo sloveno viene da due prestazioni convincenti contro PAOK e Milan e, anche se a volte può sembrare indolente e un po' pigro, ha le qualità per risolvere le partite da solo".
A suo giudizio, è proprio a causa di questi due infortuni che la Fiorentina si comporta da padrona in Europa, ma risulta sterile e prevedibile in Serie A?
"Sì, il problema fondamentale dei viola è che sono venuti a mancare sia Gomez che Rossi. In Europa i gigliati stanno infatti mostrando di avere un efficace impianto di gioco, ma nel nostro campionato, in cui le squadre si difendono con dieci uomini dietro la linea del pallone, uno dei due avrebbe fatto davvero comodo. I 6 gol realizzati finora in Serie A sono davvero pochi, ma la Fiorentina è comunque da elogiare per la filosofia di calcio che esprime. E' una squadra che gioca e lascia giocare e, pur con questa difficoltà nel trovare la via della rete, continua a essere una seria pretendente ai posti che contano".
Ci faccia infine un pronostico per il match di domani, chi vede come favorita?
"Nonostante l'Udinese sia nettamente più avanti in classifica, come favorita vedo la Fiorentina. Lo dicono anche i bookmakers (ride, ndr). La compagine di Montella ha dei problemi da risolvere, ma resta una gran bella squadra. Attenzione però allo spirito di rivincita dei friulani, che venderanno cara la pelle per riscattare l'eliminazione di Coppa Italia della stagione passata".