LE PAGELLE. Lupatelli a doppia faccia, cecchino Donadel
LUPATELLI – Se doveva dare l'impressione di non sentire il peso della responsabilità fallisce in pieno. Sul gol di Gastaldello respinge in modo goffo un cross dal fondo di Cassano, poco dopo si ripete con un'uscita kamikaze ben al di fuori dell'area di rigore. Si riscatta nella ripresa con una grandissima parata su colpo di testa di Maggio, e successivamente in una mischia nel finale. Primo tempo da brividi, ripresa all'altezza, 6.
JORGENSEN – Ancora una volta chiamato a dimostrare la propria duttilità, si accomoda nel ruolo di esterno difensivo destro. Con buona pace di Balzaretti, in tribuna, e Vanden Borre, in panchina. Il danese sforna l'ennesima prestazione tutta sostanza. Peccato per il gol di Cassano sul quale ha qualche responsabilità. Comunque incolpevole, 6.
UJFALUSI – Recuperato all'ultimo minuto gioca da centrale come tante volte è stato invocato. Prestazione ordinata senza sbavature. Attento, 6.
KROLDRUP – Nella prima frazione di gioco ha il suo bel da fare per limitare le azioni di Cassano. Fa quel che può visto che la Sampdoria si riversa in avanti soltanto dopo il momentaneo vantaggio di Donadel. Diligente, 6.
PASQUAL – Un galeotto fallo di mano non viene per fortuna ravvisato dall'arbitro Gava. Riesce nella difficile impresa di far rimpiangere l'ex viola Maggio, poi cresce nella ripresa trovando buona profondità. Meglio quando attacca che quando difende, 5,5.
PAZIENZA – Non lesina interventi rudi, soprattutto su Cassano, e dopo mezz'ora di gioco è già ammonito. Gara anonima che si conclude dopo il primo tempo. Gioca a nascondino, 5,5.
Dal 1'st LIVERANI – Entra in campo e la Fiorentina trova maggior ordine. La sua assenza nel primo tempo si fa sentire. Prezioso 6,5.
KUZMANOVIC – Nei primi minuti manca in lucidità e molte manovre gigliate s'interrompono sui suoi errori. Si riprende con il passare del tempo imponendosi a centrocampo con grande sicurezza. Nel secondo tempo conferma la propria crescita. Sicuro di sé, 6,5.
Dal 40'st Gobbi – s.v.
MONTOLIVO – Partenza in sordina in un centrocampo che non riesce a imporsi nel primo quarto d'ora.
Eccezionale, tuttavia, il pallonetto che libra Mutu in occasione del pareggio della Fiorentina. E' l'ultimo lampo prima della sostituzione a inizio ripresa. Assist-man, 6.
Dal 7'st DONADEL – Pochi minuti per scaldarsi e scarica in porta una sassata terrificante che vale il vantaggio della Fiorentina. Inevitabile la successiva dedica a chi, la Sampdoria, a suo tempo non decise di puntare sul suo talento. Cecchino, 6,5.
SANTANA – Buon inizio di gara con qualche spunto pericoloso non sfruttato dagli attaccanti viola. Ci prova da fuori area nell'unica azione pericolosa della Fiorentina nel primo tempo. Nel secondo tempo, però, si spenge lentamente senza entrare nel vivo della manovra e, ancor peggio, ritardando troppo appoggi importanti in contropiede. Altalenante, 5,5.
MUTU – Poco lucido in avvio di gara non arresta un paio di palloni decisamente alla sua portata. Sull'assist di Montolivo, però, non si fa pregare e consente alla Fiorentina di ritrovare il gol dopo un lungo digiuno. Sfortunato sulla punizione fermata dal palo sul finale di primo tempo. Non è comunque il “fenomeno” che Firenze ha imparato a conoscere e le occasioni da gol latitano. Scorbutico, 6.
VIERI – Becchettato dal pubblico ogni volta che tocca un pallone. La prima conclusione arriva dopo ventotto minuti di gioco, ma ben lontana dallo specchio della porta difesa da Castellazzi. Il portiere blucerchiato gli nega la gioia del gol con un intervento spettacolare nella ripresa. Prova a rendersi punto di riferimento, ma la difesa genovese chiude bene. Fa quel che può, 6
PRANDELLI – Manda Osvaldo e Balzaretti in tribuna e Vanden Borre in panchina, affidando il ruolo di terzino difensivo a Jorgensen. Anche a centrocampo rivede gli equilibri piazzando Kuzmanovic e Pazienza a fianco di Montolivo. Vincente la carta Donadel scelta dopo pochi minuti del secondo tempo. Un guizzo di Cassano gli toglie la speranza di uscire vittorioso da Marassi, ma il punto strappato è decisamente importante. Fa di necessità virtù, 6,5.