ALL. LUGANO A RFV: "BASILEA COME IL SASSUOLO, PUÒ IMPENSIERIRE I VIOLA, FISICAMENTE PIÙ FORTI"
Mattia Croci-Torti, allenatore del Lugano, formazione della Super League svizzera, parla in esclusiva a Radio FirenzeViola per commentare, tra gli altri temi, anche l’avvicinamento a Fiorentina-Basilea.
Come state vivendo questo finale di stagione?
“Stiamo vivendo un ottimo momento. Abbiamo raggiunto la finale della Coppa di Svizzera, che ci giocheremo con lo Young Boys. È sempre una manifestazione importante, come la Coppa d’Inghilterra. Essere in finale per il secondo anno di fila è motivo d’orgoglio, mentre in campionato lottiamo per il secondo posto che vorrebbe dire preliminare di Champions League. Ci proveremo fino alla fine”.
Che squadra è il Basilea?
“Non mi sorprende la loro discontinuità nel rendimento. Tengono tantissimo a queste coppe europee, i titolari giocano sempre il giovedì. Le rose però non sono quelle di una volta, in campionato quindi mollano sempre qualcosa per via delle energie. Proprio perché tengono tanto gli impegni europei. Il Basilea non è mai stato inferiore al Nizza in due gare, contro una squadra molto più blasonata. Il Basilea in Europa ha il DNA per fare qualcosa di speciale, ha tanta Champions alle spalle e diverse imprese, come una semifinale di Europa League. È una squadra che quando sente le note delle coppe europee dà sempre il meglio di sé”.
Prosegue: “Noi non siamo più forti di loro, semplicemente li abbiamo sempre incrociati dopo il loro giovedì di coppa. Siamo sempre riusciti a metterli sotto e siamo riusciti a tenere il risultato fino alla fine. Hanno tanti giocatori che giocano in nazionale maggiore o in under 21. È una squadra che ha molto talento, specie in attacco, e ha trovato molta stabilità giocando con la difesa a tre, con Calafiori che sta facendo molto bene”.
Sottolineerebbe qualche individualità?
“Amdouni, Zeqiri, Ndoye... sono tutti giocatori nelle rispettive nazionali giovanili. Tutti profili internazionali, davanti poi hanno recuperato Augustin dopo che era stato ceduto in Premier per 25 milioni. Hanno molto giocatori importanti, ma la differenza l’ha fatta il modo di giocare di Vogel: era l’ex ds, ha portato stabilità difensiva, poi di talento ce n’è già tanto”.
Conoscendo Vogel, come interpreterà la partita?
“Non è un allenatore che pensa tanto a difendersi. Ha trovato stabilità con un centrale in più, ma gli piace spingere con i quinti. Attacca spesso con 5-6 giocatori insieme, dal punto di vista offensivo può mettere in difficoltà la Fiorentina. D’altra parte, i viola hanno molta più fisicità con elementi come Milenkovic, Igor, Amrabat, giocatori che si fanno sentire fisicamente. Questo può fare la differenza, perché il Basilea ha tanto talento ma sicuramente non quelle energie fisiche”.
Dovesse paragonare il Basilea a una squadra di Serie A?
“Assomiglia un po’ al Sassuolo, con tre giocatori offensivi e che si muovono sempre. Giocatori dinamici, i tre davanti si intercambiano spesso. La Fiorentina deve aspettarsi tanta vivacità davanti, non danno punti di riferimenti. Poi sarà la gara di Cabral: ci è voluto un po’ di adattamento, ma le qualità che aveva fatto vedere qui sono da giocatore importante. Nei 16 metri sa giocare, vede la porta e sa fare sponda. La squadra ne ha giovato, è stato il grande acquisto viola del girone di ritorno”.
Che ricordo ha dell’amichevole del Franchi dello scorso inverno?
“Fu una gara molto stimolante per noi. Eravamo sotto 2-1 al 32esimo: mi stupì la struttura che ha la Fiorentina. Anche a livello europeo, l’impatto fisico che dà la Fiorentina è impressionante. Questo impatto viene mixata poi a giocatori che danno quel qualcosa in più come Bonaventura o Gonzalez”.