SCONTRI PRAGA, Ultras con felpe nere e niente sciarpe
Ventuno indagati e due arrestati con l’accusa di violenza a pubblico ufficiale, più altri due fermati in seguito ad intemperanze nella metro che li stava portando alla fan zone. Il bilancio degli scontri tra tifosi prima della finale di Conference è piuttosto pesante: in 19 hanno già lasciato la Repubblica Ceca in seguito al pagamento di una multa, gli altri invece sono in attesa di giudizio. Che avverrà per direttissima, nelle prossime 24-48 ore. La polizia ceca ha visionato i filmati delle telecamere e dei video finiti anche online: le forze dell’ordine parlano di "agguato premeditato" dei tifosi della Fiorentina a un gruppo di inglesi che stava bevendo birra in un pub di via Rytirska, nel cuore della città vecchia.
Armati di cinture e bastoni, gli ultras viola avrebbero cercato il contatto con i rivali del West Ham, al punto da lanciare fumogeni e petardi all’interno del locale. Ne è seguita una rissa a colpi di sedie e bottiglie, in cui un agente in borghese sarebbe stato aggredito. Ai fermati per gli scontri in centro, tutti giovanissimi (alcuni anche minorenni), se ne sono aggiunti altri due per un parapiglia con la polizia nato mentre centinaia di tifosi viola venivano scortati nella fan zone. Le alleanze europee alimentano frizioni, i social poi stanno diventando sempre più una vetrina da usare come cassa di risonanza. Queste bande di ultras si vestono di nero, non portano vessilli, sciarpe e bandiere e colpiscono spesso in gruppi ristretti, la loro battaglia è contro quello che definiscono "sistema"»: Daspo, arresti in flagranza differita, trasferte vietate, tessere del tifoso e altro ancora.