PECINI, Quella volta che Henry sfiorò la Fiorentina

22.10.2021 12:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PECINI, Quella volta che Henry sfiorò la Fiorentina
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Aldo Pecini, osservatore del Modena, che in passato ha lavorato anche per la Fiorentina ha raccontato a Tuttosport un retroscena che ha del clamoroso: "Nella mia prima vita sono stato insegnante di italiano, storia e geografia alle scuole medie. Un lavoro che ho amato tanto e che avrei potuto lasciare soltanto per il calcio, la mia grande passione, quando dopo una esperienza come vice allenatore di Silvio Baldini, all’inizio degli anni novanta sono stato ingaggiato dalla Fiorentina come osservatore. A quel punto ho lasciato il posto fisso a scuola e mi sono rimesso in gioco, girando il mondo a caccia di talenti per i viola. Se ripenso alle mie prime missioni, ce ne è una che non dimenticherò mai. Nel luglio 1996 vengo inviato a Benson, in Francia, a seguire l’Europeo Under 18. C’è l’Italia dei Buffon, dei Gattuso e dei Pirlo, che giocava sotto età. Ma è un giovanissimo ragazzo francese a colpirmi più di tutti: Thierry Henry. Giocava sull’esterno e quando scattava con il pallone attaccato ai piedi andava talmente forte che gli altri sembravano immobili.

Henry dava la sensazione di andare al 30% del proprio potenziale. In quell’estate l’ambiziosa Fiorentina dell’allora presidente Cecchi Gori e dei campioni Batistuta e Rui Costa cercava una ciliegina sulla fascia per rinforzarsi e dare l’assalto allo scudetto. Seguimmo Henry anche al Monaco, dove faceva molta panchina. Il dubbio era legato al profilo. Henry era un giovane di qualità e quella Fiorentina voleva un acquisto top in ottica scudetto. Alla fine, anche coerentemente, in società passò la linea del colpo pronto subito e nel mercato di gennaio a Firenze arrivò Andrej Kanchelskis, Nazionale russo ex Everton e Manchester United. Nessun rimpianto: il calcio è fatto di scelte e in quel momento la Fiorentina inseguiva un profilo diverso".