NAZIONE, Gol e trasferte: due tabù da sfatare
Una vigilia non consueta quella di Atalanta-Fiorentina. O meglio, almeno da parte nerazzurra. Feeling mai sbocciato quello tra i viola e Gasperini che ha provato ad alzare la tensione, parlando del passato, evocando frizioni e interpretazioni di parte di arbitri e addetti ai lavori. Segno evidente che teme il presente in chiave futura. O forse l’obiettivo non si ferma solo alla partita di oggi, anche se difficilmente sono fraintendibili le sue parole: "Le mie non sono lamentele, ma denunce.
Quegli episodi sono chiari ed evidenti, ma appartengono al passato. Speriamo non ce ne siano stavolta: ci sono un arbitro e un Var importanti (Irrati e Di Bello, ndr), è giusto che la rivalità si misuri soltanto in termini non di polemiche, ma di obiettivi contesi". Sipario.Il campo racconta sempre storie diverse e soprattutto resta la Cassazione della dietrologia spicciola che talvolta fa perdere di vista le priorità. Quelle della Fiorentina e di Italiano sono due: segnare e vincere, tornando a farlo in trasferta.