FALLI DI MANO, Cambiano le regole. Ecco quali
Cambiano di nuovo le regole sui falli di mano. Il criterio di base è sempre lo stesso, ma l’Ifab ha restituito agli arbitri la loro discrezionalità: «Nel valutare il mano/braccio che rende il corpo di un giocatore “innaturalmente più grande”, gli arbitri dovrebbero continuare a usare il loro giudizio nel determinare la validità della posizione della mano/braccio in relazione al movimento del giocatore in quella situazione». Quindi, movimento congruo, anche se con il braccio staccato, non è più automatico. Però... «È fallo di mano se un giocatore: a) tocca deliberatamente il pallone con la mano/braccio, ad esempio avvicinando la mano/braccio al pallone; b) tocca il pallone con la mano/braccio quando ha ingrandito in modo innaturale il proprio corpo.
Si considera che un giocatore abbia ingrandito il proprio corpo in modo innaturale quando la posizione della mano/braccio non è una conseguenza o non è giustificabile dal movimento del corpo per quella specifica giocata. Avendo la mano/braccio in tale posizione, il giocatore si prende il rischio che venga colpita dal pallone e venga fischiato fallo». Sul tocco di mano in attacco, invece, nulla di diverso rispetto a quanto visto nel finale di campionato: sempre fallo (anche in caso di tocco accidentale) se si segna direttamente una rete di braccio/mano o se si segna immediatamente dopo aver toccato il pallone con braccio/mano. Lo scrive il Corriere dello Sport.