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Vocalelli: "Pioli è un mix tra Capello e Sacchi. L'attacco viola è da Champions"

Vocalelli: "Pioli è un mix tra Capello e Sacchi. L'attacco viola è da Champions"FirenzeViola.it
Oggi alle 14:31Radio FirenzeViola
di Redazione FV

Alessandro Vocalelli, storica firma della Gazzetta dello Sport, è intervenuto nel corso di Viola Amore Mio su Radio FirenzeViola per parlare di Pioli e della Fiorentina di questa stagione: "In tempi non sospetti ho sempre detto che se io fossi stato un presidente di Serie A, Pioli sarebbe stato il mio allenatore ideale. Questo perché è bravo, perché ha idee ed è innovativo rispettando però anche la tradizione. Perché è capace di essere aziendalista nel senso più sano della parola, chiedendo ciò di cui la squadra ha bisogno senza però entrare in conflitto. Insomma per una somma di cose credo che sia un allenatore giusto e per la Fiorentina, averlo convinto a rientrare in Italia, è stato un grande colpo ma lo è stato anche per Pioli che torna in una piazza ambiziosa, che lo ha apprezzato e che mi sembra parta con degli ottimi propositi".

Pioli è più risultatista o giochista?
"Io sono uno degli avversari del dibattito tra giochisti e risultatisti. Sembra quasi che i risultatisti pensino di poter arrivare al risultato giocando male ma è una cosa senza natura, così come sembra che i giochisti vogliano solo mostrare il bel gioco lasciando i tre punti agli altri. Io invece penso che le due scuole di pensiero si fondano. Ci sono stili di gioco differenti ma sono tutti giochisti. C'è il gioco di Allegri che in passato è stato magari di Capello o il gioco di Sacchi che è stato un gioco diverso e io credo che Pioli sia la sintesi di queste due correnti di pensiero. Io penso che conti solo l'equilibrio e una squadra si giudica su questo. Pioli è uno che riesce a dare il senso di equilibrio. Calcio verticale e d'attacco ma sempre nel rispetto del gioco di squadra". 

La Fiorentina può cambiare spesso volto. 
"Il calcio oggi è diventato completamente diverso da qualche anno fa. Le cinque sostituzioni hanno cambiato il modo di approcciare la partita. Spesso dal 65' in poi vengono decise e se tu hai la possibilità di inserire in campo gente di qualità variando anche il sistema di gioco è un grande valore. Se tu davanti hai Kean, Piccoli, Dzkeo e Gudmundsson e hai la possibiltià di ricaricare le pile e di cambiare modo di arrivare alla conclusione è soltanto una varietà in più. Ho cominciato la carriera con gli schemini degli undici titolari ma oggi penso che se avesse solo una squadra sarebbe un limite". 

Attacco da Champions? 
"Io penso che sia un attacco da Champions. Tolta l'Inter, tutte le altre stanno un po' in difficoltà. Sono tutti alla ricerca del giocatore giusto. La Roma li sta cercando. La Juve ha i problemi di Vlahovic e Kolo Muani. Il Napoli è costretto a rincorrere dopo il ko di Lukaku. BOniface per il Milan mi convince pochissimo e la Lazio ha il mercato bloccato. La Fiorentina invece ha soluzioni importanti. Piccoli mi piace molto, ha i tempi dell'attaccante d'area. Ha Dzeko che è un trequartista che fa la punta. Ha Gudmundsson che conosciamo bene". 

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