Piccoli botti di fine agosto

Agosto si avvia finire e con esso la stagione vaga dei sogni e delle illusioni poichè l’autunno, anche nel reame del pallone, è il momento della concretezza e della cruda realtà. E mentre su Firenze è forte il rombo dei tuoni e l’aria di pioggia rinfresca i cuori e le menti, al Viola Park la Fiorentina accende la miccia dei Piccoli botti di fine agosto chiudendo virtualmente l’acquisto dell’attaccante del Cagliari scuola Atalanta Roberto Piccoli, punta di talento, fisico e prospettiva capace di andare già in doppia cifra l’anno scorso con gli isolani, l’acquisto di Piccoli è davvero tutt’altro che a buon prezzo, infatti la Fiorentina dovrebbe versare al Cagliari 25 milioni di euro più bonus.
Proprio in virtù del forte esborso, qualcuno già si domanda con una preoccupazione comprensibile se l’acquisto di Piccoli presagisca una cessione di Kean, cessione che potrebbe avvenire, secondo i più pessimisti, persino in questa sessione di mercato, ma più probabilmente l’anno venturo, specie se il bomber di Vercelli farà una bella stagione, altri si chiedono se l’acquisto dell’attaccante classe 2001 abbia a che fare con il rinnovo del contratto di Kean, più volte dato per imminente, ma che ancora tarda ad arrivare.
Comunque sia il mercato viola con Piccoli compie un gran balzo in avanti in termini di impegno economico del club e soprattutto della completezza della rosa a disposizione di Pioli che con Kean, Dzeko, Gud e Piccoli avrà a disposizione uno dei reparti d’attacco più forti e assortiti del campionato, poi è legittimo che per i più esigenti all’appello manchino ancora un centrocampista di alto livello e un’alternativa a Dodò, del resto è stato lo stesso Pioli ad evocare la parolina magica ‘ Champions’, ma di sicuro con Piccoli la Fiorentina si rafforza tecnicamente e dà un grande segnale di ambizione alla piazza viola e a tutto il campionato.
E infine stasera si comincia!
La Fiorentina incontrerà il Polyssa nel preliminare di Conference, Pioli alla vigilia riempie di complimenti gli ucraini e ammette come ‘ la prima partita ufficiale sia sempre la più complicata’. L’ avversario di stasera ha sei nazionali in rosa, non è una corazzata, tuttavia le esperienze fatte a suo tempo con l’Akademia Puskas e più recentemente con gli universitari giapponesi, ci hanno insegnato che nel vocabolario del calcio non esiste la locuzione esito scontato
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