PALA A RFV, Jack? Predestinato, lo vidi già nel 2001

16.10.2023 19:52 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PALA A RFV, Jack? Predestinato, lo vidi già nel 2001
FirenzeViola.it
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Alessio Pala, ex allenatore dell'Atalanta primavera e uomo ad aver individuato Giacomo Bonaventura, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante la trasmissione "I Conti delle sette", partendo da un aneddoto: "Andai nel 2001 in una scuola calcio e notai Bonaventura in quell'occasione. Subito lo segnalai al mio responsabile e a settembre venne a Zingonia. Si vedeva che era bravo anche se piccolino ma non lo potemmo prendere per questioni di età. Nel 2005 lo ritrovai a San Severino Marche e, assieme ad Antonio Bongiorni, lo mandammo un anno al Margine Coperta. L'anno dopo venne riportato all'Atalanta primavera e da lì iniziò tutto"

La parabola di Bonaventura è particolare, che si sta innalzando quando solitamente si abbassa, come se lo spiega?
"Un ragazzo con certe abilità tecniche alla lunga torna fuori e adesso che sta bene anche fisicamente le sue qualità vengono fuori ancora meglio". 

Cos'è che l'aveva colpita del ragazzo?
"Era un ragazzino umile e intelligente, e soprattutto aveva un talento naturale incredibile. Ci ho messo del mio sì, ma sono stato nel posto giusto al momento giusto. Se non ci fosse stata l'Atalanta sarebbe comunque emerso perché la sua la sua bravura è indiscutibile". 

La tendenza a sacrificare la qualità nel nome della quantità potrebbe far perdere al calcio italiano un "nuovo" Bonaventura?
"Assolutamente sì. Ultimamente il livello tecnico è nettamente calato. Ad esempio, una qualità che ha Giacomo è quella  di riuscire a liberarsi con il primo controllo, una caratteristica che si vede sempre meno adesso". 

In quella posizione quanto può durare secondo lei?
"Dipenderà ovviamente dagli infortuni. Dovrà essere dosato, ma ritengo che chi ha tecnica in generale possa avere una durata maggiore". 

Bongiorni ci ha detto che lui aveva il sentore che potesse tornare in Nazionale, è d'accordo?
"Col cambio di gestione tecnica l'ho avuto anche io perché Spalletti predilige questo tipo di calciatori. Tecnicamente è molto bravo, l'altra sera ha fatto un gol incredibile. All'inizio usava bene entrambi i piedi, non capivamo se fosse destro o sinistro". 

Da allenatore abituato con i giovani, come si possono tenere i ragazzi lontani da tentazioni come quello delle scommesse?
"E' una situazione molto delicata e triste, a me capitò una cosa simile quando ero ad allenare l'Albinoleffe  e che ci mandarono in Lega Pro per uno scandalo calcio scommesse. Bisognerebbe tornare alla semplicità e far capire a certi giovani che non tutto è dovuto".