PRANDELLI, A Italiano ora consiglierei di rimanere

09.06.2023 12:13 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
Fonte: dal nostro inviato Luciana Magistrato
PRANDELLI, A Italiano ora consiglierei di rimanere

L'ex allenatore della Fiorentina Cesare Prandelli, ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola in occasione del 3° premio Rialti: "Tutte le volte che parliamo di Ciccio mi vengono i brividi. Noi parlavamo di tutto non solo di Fiorentina. Quando si parlava di Fiorentina avevo davanti "il tifoso". Ho un ricordo meraviglioso, un ricordo vivo. Ora siamo qui per ricordarlo e io lo voglio ricordare felice e sorridente"

Che ne pesa della finale di Conference League?
"Io non posso rimproverare nessuno. Ieri mi ha chiamato un bambino dicendomi che non vuole essere più tifoso della Fiorentina, gli ho spiegato che essere un tifoso della Fiorentina vuol dire soffrire, ma quando si ga una soddisfazione sarà molto più bello. La Fiorentina non ha mai rinunciato a giocare, gioca sempre un calcio propositivo e non ha mai rinunciato ad essere alta anche all'ultimo minuto".

Italiano andrà via?
"Io penso che debba rimanere. Firenze non fa mancare le motivazioni. Sta allenando da due anni e al terzo anno è tutto più chiaro. Poi dipende dalle motivazioni di Italiano. Il consiglio che gli dò comunque è di rimanere, c'è un bel progetto".

Quali sono i giocatori da cui la Fiorentina deve ripartire?
"Non ho mai dato risposte con nomi dei giocatori. I giocatori devono capire che sono a Firenze, qua devi sempre migliorare. La Fiorentina è ambita da tanti, è una realtà che vive di calcio, bisogna avere personalità e carattere per giocarci".

Lei se l'è spigato il gol preso all'ultimo minuto?
"Si, ma non lo dirò mai. Bisogna esserci dentro, bisogna capire la mentalità. Non puoi cambiare la mentalità di due anni in una partita"

Come si può ripartire?
"È facile ripartire. Sono stati due anni che hanno dato continuità. Bisogna ripartire dalle due finali: i ragazzi ci sono andati vicino, ora devono provare a portare qualcosa a Firenze".

Che caratteristiche deve avere l'allenatore della Fiorentina?
"Io ho avuto difficoltà all'inizio con il vostro modo di interagire. Ora ho capito che alla base c'è l'umanità: quando incontro persone per strada la prima domanda è Firenze. Con Ciccio dicevamo che dovevamo fare un Gran Ducato".

Chiave tattica della partita di domani?
"Il City farà la sua partita, sarà molto aperta. L'Inter però non parte battuta, ha i giocatori e l'esperienza".