MUTU, e l'allergia ai cartellini gialli
Un problema di non poca rilevanza in casa gigliata, passato in secondo piano ma che si farà sempre più insistente nelle prossime giornate. Adrian Mutu, dopo quella comminatagli nella sfida contro la Roma, ha collezionato la sua undicesima ammonizione del campionato. Il regolamento della FIGC parla chiaro: "Secondo il regolamento si viene squalificati alla quarta ammonizione, all'ottava, all'undicesima e alla tredicesima. Oltre questa soglia ogni cartellino giallo equivale ad una giornata di stop". Tradotto, significa che il rumeno alla prossima ammonizione ricevuta entrerà in diffida ed alla successiva sarà squalificato.
Questa, nel caso Mutu raggiungesse questo "traguardo", sarebbe la tredicesima. Da lì in poi, al rientro dalla squalifica, Mutu giocherebbe ogni partita da diffidato ed ogni cartellino giallo significherebbe dover saltare una partita per squalifica.
Un grande handicap psicologico dunque per il rumeno che, vuoi per troppa irruenza, vuoi per qualche disattenzione di troppo, vuoi perché a volte non sa tenere a freno la lingua, giocherà il prosieguo del campionato con in testa il pallino fisso del cartellino giallo. Una bella gatta da pelare, in primis per lui ma anche per la Fiorentina, che ha nel suo numero dieci un giocatore fondamentale per i propri automatismi di gioco.