DIARIO DI BOBO, Eppur si muove!

Ancora una puntata della simpatica rubrica del nostro collaboratore Stefano Borgi
14.08.2007 18:38 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per Goal.com

Firenze non c’era abituata. Firenze non è Milano, non è Roma, Firenze non è neanche Torino, realtà da sempre sotto i riflettori e avvezze a sovraesposizioni mediatiche di ogni tipo. Firenze è famosa nel mondo, è la culla del rinascimento, è la patria di Dante Alighieri, ma alla fine conserva un’indole bottegaia che è il suo limite, ma allo stesso tempo la sua forza. Nel calcio poi gli ultimi fuoriclasse che hanno vestito la maglia viola sono stati Roberto Baggio e Gabriel Batistuta, ironia della sorte due fra i divi più “antidivi” che il calcio mondiale abbia avuto. Neppure loro, quindi, hanno aiutato i fiorentini a compenetrarsi nello star system pallonaro.

L’arduo compito se lo sta accollando, da qualche settimana, un signore 34enne di etnia variegata, nato a Bologna, cresciuto in Australia, che ha poi trascorso la sua (invidiabile) carriera vestendo le casacche di molte fra le squadre più prestigiose d’Europa. Inutile star qui a ricordare il pregresso extra-calcistico di Vieri e quello che tuttora rappresenta per paparazzi e cacciatori di gossip (la nostra umile rubrica ne è l’ennesima riprova); quello che invece ci preme sottolineare, dopo aver vissuto da vicino questo primo mese di Christian alla Fiorentina, è la determinazione e la professionalità con la quale l’ex bomber azzurro sta affrontando questa sua nuova sfida.

“Eppur si muove”, verrebbe da dire, lentamente, con circospezione, ma si muove. La frase, ricordiamolo, appartiene allo scienziato pisano Galileo Galilei e il ‘Diario di Bobo’ spesso non ha risparmiato battute salaci, a volte feroci, sulle movenze da orso bruno piuttosto che sulla scontrosità di un carattere spigoloso come quello di Christian. Questa volta però, andiamo contro la nostra anima ridanciana e difendiamo la scommessa di colui che è stato un fuoriclasse del calcio mondiale e che sta facendo di tutto per tornare ad esserlo. Fatica, sudore e qualche piccolo infortunio (“ecco, ve lo dicevo io, è rotto…” questo il tenore dei commenti dei tifosi viola) nel ritiro di Castelrotto. Mezz’ora condita da un palo ed un gol su rigore nel test amichevole contro la primavera di otto giorni fa, un’altra mezz’ora con una presenza costante sottorete sabato contro il Viareggio. Colonna sonora di queste pur brevi apparizioni, l’entusiasmo della gente, una mobilità crescente (eppur si muove, l’abbiamo detto…), e giudizi complessivamente favorevoli espressi da tecnici e addetti ai lavori.

Del resto lo ha detto anche Prandelli: la sua presenza servirà da insegnamento e protezione per Pazzini (vero e proprio panda dell’attacco viola); lo ha confermato Ranieri, che ha addirittura definito “geniale” l’acquisto di Vieri da parte di Corvino. Noi ci accodiamo (ubi maior…) e sosterremo sino in fondo, cedendo talvolta ad un’innocente ironia, la voglia di esistere di uno che ha nel suo paniere 134 gol in serie A. E scusate se è poco…