Annus horribilis: dal quinto posto al -5 dalla salvezza, il 2025 della Fiorentina in numeri e immagini
Dallo 0-3 in casa col Napoli al ko a Parma, 1-0. Il 2025 della Fiorentina si è aperto e chiuso con una sconfitta, in mezzo poco o niente di buono. 52 partite nell'anno solare, 17 vittorie, di cui appena cinque nel secondo semestre, 12 pareggi, 23 sconfitte (13 da agosto in poi). Un 2025 a doppia velocità: e dire che anche la prima parte non era tutta rose e fiori.
Il periodo Palladino
La Fiorentina salutava infatti il 2024 nel momento della prima crisi dell'era Palladino, col pari contro la Juventus sì, ma ancora convalescente per quanto accaduto a Edoardo Bove a inizio dicembre: col Monza, a metà gennaio, arriva un ko, il quarto nelle ultime cinque, che sa di resa definitiva per la rincorsa utopistica alla Champions. Da lì il mercato compulsivo di fine gennaio, le frizioni che si acuiscono tra il Ds Daniele Pradè e Palladino e che porteranno poi alle dimissioni di quest'ultimo, il 28 maggio 2025, un giorno dopo la conferenza stampa fiume di Pradè e del Dg Alessandro Ferrari, con collegato da remoto anche Rocco Commisso, che parlava dell'allenatore che nel frattempo stava preparando la lettera di dimissioni come 'di un figlio' acquisito. Prima il finale di stagione terremotato anche dai problemi di Adli, Cataldi, Kean e Dodo, l'eliminazione bruciante in semifinale di Conference col Betis e di nuovo la Conference, agguantata all'ultimo con le due vittorie contro Bologna e Udinese.
L'illusione Pioli e l'arrivo di Vanoli
Poi arriva la rivoluzione estiva, le conferme di De Gea, Dodo, Gosens e il nuovo faraonico contratto per Moise Kean, la lavagna di Stefano Pioli con il guanto di sfida lanciato per la Champions e poi.... e poi lo sappiamo: un mercato svalutato nel giro di pochi mesi e una prima parte di campionato da film horror vietato ai minori di diciotto. Contestazioni, volantini, dimissioni di Pradè, esonero di Pioli, arrivo di Vanoli, la megafonata di Dzeko, ancora contestazione, un Franchi sempre più distaccato e freddo (come sempre pieno di gru e cantieri), poi la stilettata al cuore di Sorensen e 1-0 Parma. Che anno, eh?
Numeri
Il 2025 è da considerarsi annus horribilis in tutto, uno dei peggiori della quasi centenaria storia del club, anche nei numeri - è infatti l'anno più perdente, in termini di sconfitte, degli ultimi venti-. La media punti, nelle 38 gare di campionato da gennaio a ora, è di 1,10 a partita, solo nel 2019 aveva fatto peggio (era un'annata a metà tra la fine della gestione Della Valle e l'inizio dell'era Commisso). Il 2025 rappresenta un incubo senza fine per tutti i tifosi viola, che si erano svegliati il primo gennaio a 3 punti dal quarto posto e che chiudono gli occhi, il 31 dicembre, a -5 dalla salvezza, all'ultimo posto. Difficile salvare qualcosa, forse le uniche due serate di gloria, contro Inter e Juventus, rispettivamente a febbraio e marzo, due 3-0 diversi che avevano fatto pensare a una squadra che sì, a quelle altitudini ci poteva stare. Illusioni di fine inverno, portate via dal vento. A poche ore da capodanno, l'augurio per tutti, a Firenze, è che il 2025 sia stato un grosso errore da non ripetere. Alle porte c'è un 2026, un centenario da festeggiare in uno stadio-cantiere, con un altro incubo all'orizzonte: doverlo fare in B.
Ecco le foto più rappresentative del 2025 viola
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