CORSI, Vlahovic 6 mesi fa era un problema. E Sarri...

15.03.2021 21:58 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
CORSI, Vlahovic 6 mesi fa era un problema. E Sarri...
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© foto di Federico De Luca

Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, è intervenuto in diretta a Zona Mista, tramissione di Rtv 38: "Mi dispiace sentire certi discorsi di interessamenti nei confronti dell'allenatore e dei miei ragazzi che sono giovani, e si rischia che gli venga tolto qualcosa. Ora è uscita una rivista che ha messo Ricci tra i 25 migliori giovani, e la prima cosa che ho pensato è che se questa cosa la legge il giocatore, gli toglie. Per fortuna in questo ambiente non ci sono esaltazione e depressione troppo vicine. Penso anche a Vlahovic, che 6 mesi fa era un problema per qualcuno a Firenze...".

La Fiorentina si è presa una bella responsabilità.
"No, se l'è presa Prandelli. L'avevano battezzato, e invece lui ha detto che questo era centravanti per presente e futuro. Merito del mister e di chi l'ha sostenuto nella scelta: quando vedo un ragazzo di questo talento e fisico che non è stato messo nelle condizioni di poter sbagliare, ma è stato crocifisso... Deve succedere il contrario, quando sbaglia va incoraggiato ancora di più, non distrutto. Quando si vince, io vado dai delusi: devo curargli, mettergli addosso la convinzione. Chi fa gol, è bravo e si prende il 7 in pagella non ha bisogno dei miei complimenti, ma il gruppo è fatto da 25 ragazzi. Quando si parlava di mandarlo al Verona o al Parma avrebbe potuto mollare, ma secondo me qua parliamo di uno dei ragazzi più promettenti d'Europa. Secondo me gli ci vuole un attaccante accanto, anche che sia meno bravo, ma a volte si è trovato in situazioni di uno-contro-tre e ha sofferto. Ora sta avendo il beneficio di avere Ribery come rifinitore che lo manda in porta. Rispetto a giocatori di una certa età, però, avere Vlahovic che ha questo successo mi emoziona, sono un appassionato, e sono contento che ora sia in cima al graidmento dei tifosi. Alla base c'è stata la fiducia dell'allenatore, quando era in difficoltà era perché da solo contro una gabbia difensiva schierata".

Un paio di inverni fa lo stavate per prendere...
"Ci sono stati dei discorsi, più dei giornali forse... Tra noi se ne parla, ricordo qualcosina ma non con tutta questa concretezza. Può darsi che ci siamo fermati davanti alla mia voglia di averlo a titolo definitivo: non mi piace prendere uno così, giusto per fare un favore...".

Ma perché sul mercato non vi trovate mai coi viola?
"Due anni fa Corvino ha preso Traorè, venne fuori che aveva un problema ma non era assolutamente vero... Avrei dato Bennacer alla Fiorentina, abbiamo provato a mettere in contatto i procuratori ma lui non tornava, non c'era verso, voleva andare al Lione. Poi invece andò al Milan, anche perché alla fine l'ho minacciato di tenerlo. Non sempre ci azzecco, per esempio per dare Di Lorenzo al Napoli invece che a Inter o Atletico Madrid, o Di Natale che ho dato all'Udinese perché si era impuntato dicendo che a Firenze non voleva andare, ho preso meno soldi di quanto avrei potuto".

Ricci lo dà alla Fiorentina?
"Si deciderà insieme a lui la strada da prendere, ora pensiamo a fargli fare un grande finale di campionato. Dovrà essere decisivo, gli sto addosso perché voglio che dia sempre di più".

Parisi piace alla Fiorentina?
"Lui per esempio ha avuto un boom di sette-otto partite, poi ne ha iniziato a parlare tutta Italia e si è frastornato... Ecco cosa intendo per proteggerli".

Servirà ancora coraggio nelle scelte di Prandelli?
"Sono cose che spettano all'allenatore, io sono per il lavoro durante la settimana e nel farsi un'idea assieme a tecnico, direttore e staff. Se Prandelli per esempio ha scelto Eysseric, è perché l'ha valutato bene nell'allenamento. Con i cardiofrequenzimetri si sa in diretta se qualcuno preme o no, e visto che mi risulta che Prandelli sia bravo e moderno, può scegliere anche utlizzando gli strumenti".

Se l'aspettava così in basso la Fiorentina?
"La squadra, a occhio, ha le stesse potenzialità di Sassuolo e Udinese, anche se nella classifica è un po' deficitaria. Il Covid poi rende un po' falsate queste stagioni, con vantaggi e svantaggi vari. Il lavoro durante la settimana è stato penalizzato".

Un errore confermare Iachini a inizio stagione?
"Io ho grande stima della persona Iachini, da noi ha fatto prima bene e poi meno bene. Non vorrei esprimere giudizi, mi dispiace perché è uno perbene, ed ha un suo perché nei momenti di difficoltà. Chiaro, magari non ti incide sul giovane di vent'anni come Vlahovic...".

Come stanno andando Zurkowski e Terzic?
"Sono due atleti straordinari, se li mettete nel gruppo viola sono sicuro che avrebbero i valori più importanti come forza e resistenza. Hanno avuto il Covid, oltre a un intervento per Zurkowski a causa di un grumo nel polpaccio. Hanno fatto il massimo fino a oggi, e spero diano ancora. Non li vedo ancora pronti per il passaggio in un contesto come quello di Firenze. Lì non puoi giocare male tre partite, devi subito andare bene".

Secondo lei Sarri allenerà a Firenze?
"Mi sembra di togliere qualcosa alla Fiorentina parlandone, mancano ancora più di dieci partite e mi sembra ingeneroso. Sarri è un grande allenatore e appassionato del proprio lavoro, vive di quello. Uno che fa la differenza col lavoro sul campo, sa isolarsi ed è vaccinato per queste realtà. Immagino abbia il fuoco dentro per tornare, ma gli ci vogliono giocatori disponibili. Non gente che abbia già dato tutto, ma gente con potenzialità, in fase di formazione e completamento. Non lo vedo come gestore di un gruppo, ma come uno che deve costruirlo. Mi auguro di vederlo su una panchina importante".