CAGNI, Mi aspetto una bella partita contro il Lione
Al termine di questa nuova giornata di campionato Luigi Cagni, accostato alla panchina del Siena, ci dice la sua su tutte le gare disputate e sui temi emersi nel weekend.
Partiamo dall'attualità. Lei è stato accostato alla panchina del Siena, cosa c'è di vero?
"Al momento non ho notizie, vedremo".
Parliamo della giornata di campionato e iniziamo con la bella vittoria del Livorno sul Genoa
"Sì è stata bella, vuol dire che la squadra è in salute ed è compatta. Non credevo che il Livorno potesse uscire subito dalla crisi, bravo Cosmi che è riuscito a far giocare bene la squadra anche con rivali come la Roma. Questo risultato darà sicuramente morale".
Cosa sta capitando al Genoa?
"Hanno la coppa la prossima settimana e chi partecipa alle coppe, appunto, ha sempre problemi prima o dopo queste gare".
Quindi è un fatto mentale?
"No, forse di preparazione delle partite. Anche la Fiorentina ad esempio col Parma. Ora affrontare i ducali è dura".
Per quanto riguarda la Fiorentina c'è chi ipotizza una rosa troppo corta, lei vede questo problema?
"No perché la gara è stata poi impregnata sugli episodi. Non è che il Parma ha stravinto, ha avuto episodi a favore che i giocatori sono stati bravi a sfruttare. Se finiva pari non succedeva niente".
A Parma si parla sempre di salvezza, ma secondo lei possono ambire ad altro?
"Il Parma non può più nascondersi, sono comunque una squadra costruita facendo spese importanti e se si va a vedere la rosa sono 25-26 giocatori di buon livello".
Crede che la Fiorentina sia stata penalizzata dal pensiero della gara di Champions?
"Non credo, in campo hanno dato tutto. Può succedere di perdere".
Col Lione c'è da temere viste le assenze importanti?
"Sotto il profilo fisico ho visto bene la squadra, è stata una bella partita, avvincente e ha vinto chi ha sfruttato al meglio le occasioni".
Quindi le assenze di Mutu e Jovetic non dovrebbero preoccupare?
"Non credo, penso faranno una bella partita. Il rendimento è sempre buono, ma a volte non arriva il risultato. Non ho ancora visto una partita dove la Fiorentina non gioca fino in fondo".
Passiamo alla vittoria difficile del Milan con il Cagliari, la sorprendono i sardi?
"No, ma è il Milan che deve trovare gli equilibri giusti. Hanno deciso di giocare un'annata così, rischiando tanto con tre punte in campo, e forse dietro manca qualche elemento anche a livello numerico. Ieri mancava Nesta, ma accettano il rischio di giocare così. E' un po' quello che fa il Genoa. Giocare 3-4-3 non è semplice, rischiano tanto, ma hanno deciso così e hanno ragione perché hanno fatto risultati importanti. Il Cagliari, invece, è una squadra quadrata e, dopo lo scorso anno, continuano a raccogliere. E' rimasto il tecnico, sono rimasti quasi tutti i giocatori e continuano ad andare bene nonostante le partenze di Acquafresca e Fini".
Che partita ha visto, invece, fra Napoli e Lazio?
"Non è stata una gran partita. La Lazio aveva anche bisogno di punti, ma è stata una gara alla pari".
Il derby siciliano invece?
"Bella partita, avvincente e ricca di episodi. Sul gol annullato al Catania penso non ci fossero dubbi: era fuorigioco".
Si aspettava una rimonta così da parte di Atzori?
"Sì, è una squadra viva e anche in altre partite hanno sempre creato situazioni importanti e hanno dei colpi. A parte Mascara c'è anche Morimoto con buone doti".
In Roma-Bari torna alla grande Totti. Un pensiero alla Nazionale?
"Non so, a questa domanda non posso rispondere, ma fare tre gol al Bari che era la difesa migliore del campionato vuol dire che la Roma si sta mettendo in riga. La partita non l'ho vista, ma il Bari è una squadra che gioca e fa giocare".
Passiamo a Sampdoria-Chievo, i doriani ritrovano la vittoria
"Era una gara abbastanza equilibrata fino all'espulsione di Luciano. La Sampdoria, poi, ha sfruttato questo vantaggio anche se sul gol del Chievo c'era un tocco di mano. E' una gara ingiudicabile perché è stata vera finché sono rimasti 11 contro 11. Nel secondo tempo ci sono stati diversi errori per la Samp, che poteva segnare ancora".
Cosa pensa delle parole di Pazzini su Amauri?
"Se per lui Amauri non è italiano allora non lo è neanche Camoranesi. Lippi convoca i giocatori che ritiene giusto e chiaramente questi devono essere di nazionalità italiana, Amauri mi pare che lo sarà".
Le sue frasi erano anche in relazione al fatto che sarà italiano solo prima dei Mondiali e quindi potrebbe togliere il posto a chi è stato presente finora
"Ognuno si difende come può, io vorrei che l'allenatore della Nazionale mi convocasse perché sono più bravo. Il resto non mi interesserebbe".
L'ultima gara è poi stata Siena-Atalanta
"Ho visto la gara a sprazzi, ma non mi pare che il Siena meritasse un risultato così. Hanno sbagliato il rigore, hanno preso un palo nel primo tempo e il portiere dell'Atalanta ha fatto due belle parate. Erano due squadre in difficoltà di classifica e quindi tese, ha vinto come sempre chi è riuscito a sfruttare meglio gli episodi avuti. Non mi sembrava che l'Atalanta meritasse questo punteggio".