WANNY DI FILIPPO A FV, PER COSTRUIRE A FIRENZE SERVE VOLONTÀ. LA VENDITA DI ACF...
Un imprenditore che investe su Firenze non è cosa da tutti i giorni di questi tempi. Per questo il progetto di Wanny Di Filippo inaugurato ieri con la posa della prima pietra per la realizzazione di un Palazzetto dello Sport nell'area di San Bartolo a Cintoia è un gesto che non passa inosservato. FirenzeViola.it ha perciò deciso di intervistare in esclusiva l'imprenditore fiorentino proprietario del Bisonte Volley, squadra di Pallavolo che da anni milita ormai nella Serie A italiana. "Anche se i media nazionali seguono troppo poco la pallavolo, nonostante i risultati anche a livello europeo" comincia.
Signor Di Filippo, ci conceda di chiederle il perché di un palazzetto donato a Firenze?
"Il tutto nasce da un'esigenza delle tante squadre di pallavolo di cui sono proprietario. Prima ci allenavamo al Mandela Forum ma tra concerti ed eventi vari non c'era mai modo di averlo a disposizione per gli allenamenti. Quindi mi son detto: realizzo il nostro palazzetto e lo dono a Firenze. Sarà un impianto multifunzionale da 5mila posti adibito a vari scopi, con accanto un altro palazzetto per gli allenamenti. Doveva già esser pronto ma purtroppo con la burocrazia i tempi si allungano sempre. Intanto abbiamo posato la prima pietra".
Il parallelo non può che venire spontaneo con quello che accade ai Della Valle con la vicenda del nuovo stadio…
"Non li conosco e non so cosa vogliono fare a Firenze e con la Fiorentina, dipende se hanno più un interesse economico o sportivo. La realizzazione del nuovo stadio è certamente un'opera diversa rispetto al palazzetto, molto più grande e con molti più interessi dietro. Certo che ci vuole la ferma volontà di realizzarlo, altrimenti diventa difficile farcela. Il calcio è diventato un business che sposta milioni, se non miliardi di euro quindi è difficile anche muoversi in un ambiente del genere, me ne rendo conto. Penso che i Della Valle lo abbiano capito: e se quando vanno allo stadio vengono fischiati, ci sta che poi gli passi la voglia di investire. Ritengo che sia la volontà a fare da discriminante in opere del genere".
Per loro si parla sempre più di un possibile addio dalla Fiorentina. Ma chi potrebbe investire sulla squadra viola?
"Partiamo dal presupposto che se investi su Firenze e nella Fiorentina poi vieni conosciuto in tutto il mondo, perché non è una città come le altre, ha l'attenzione di tutti. Però ci vuole anche una squadra che sia vincente, altrimenti rischi di ritrovarti nella stessa situazione dei Della Valle adesso".
In questo senso, ci potrebbe essere qualcuno nell'area fiorentina disposto a provarci?
"La vedo molto difficile. Per il mondo dell'imprenditoria è un momento duro, specialmente in Italia, e non ci sono tanti soldi quindi non so proprio chi potrebbe investire nella Fiorentina. L'unica soluzione potrebbe essere un gruppo di imprenditori fiorentini che si mettono insieme e investono nella società viola, però io credo che nel caso la Fiorentina venga venduta saranno cinesi o arabi a volerci e poterci investire".