UN ANNO DALLA SCOMPARSA DEL MONDO: IL RICORDO DEGLI EX GIOCATORI A FV

29.03.2019 20:00 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
Fonte: ha collaborato Mattia Verdorale
UN ANNO DALLA SCOMPARSA DEL MONDO: IL RICORDO DEGLI EX GIOCATORI A FV
© foto di Federico De Luca

Oggi è un anno dalla scomparsa di Emiliano Mondonico, allenatore della Fiorentina nella stagione 2003/2004, che riuscì a vincere il campionato di Serie B riportando dunque nella massima serie i viola. Per ricordarlo la redazione di FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva alcuni suoi giocatori: William Viali, Marco Roccati, Luca Ariatti e Thomas Manfredini. Queste le loro parole sul loro ex tecnico.

William Viali: "Il mio è sicuramente un ricordo felicissimo. Tutti tenevamo a raggiungere l'obiettivo di vincere la Serie B, ma lui aveva la situazione a cuore più di tutti essendo un tifoso dei viola. Il mister dopo l'avventura insieme a Firenze mi chiamò anche per andare a giocare con lui a Cremona, dove poi chiusi la mia carriera. Penso che sia meraviglioso aver avuto la stima di un personaggio come lui. Un aneddoto che posso raccontare è quando giocammo ad Avellino un sabato sera. La mattina della partita ci portò a visitare la Reggia di Caserta perché sosteneva che nessuno di noi la conoscesse. Ci fu un problema sulla strada del ritorno per pranzare in quanto trovammo un incidente stradale e ci sedemmo a tavola molto tardi verso le 14.00, ma lui con tranquillità e serenità ci disse che sarebbe andato tutto bene quella sera. Vincemmo 1-0 e da lì in poi tutte le mattine delle partite in trasferta ci portava a visitare qualcosa".

Marco Roccati: "Il mio rapporto con lui era bellissimo e particolare. Tutti a Firenze sapevano che eravamo in buoni rapporti perché io ero il compagno di scopa del mister, quello che metteva sempre in mezzo. Gli portavo del vino dal Piemonte e lui, che faceva salame e vino, lo criticava sempre. Il mercoledì avevamo doppia seduta e dopo il pranzo insieme, ogni tanto, andavamo a giocare con un gruppo di tifosi sotto la Curva Fiesole a carte e si utilizzava il vino e il salame che portavo io. Immaginate le prese in giro: lo faceva con me, con i magazzinieri, ma era fatto in un modo divertente che dimostrava la stima che avesse di me. L'anno dopo le nostre strade si separarono perché lui fu mandato via dalla società, ma continuammo a sentirci e tuttora con il preparatore che era insieme a lui scambio qualche messaggio. Questo dimostra che quando una persona lavora bene sul campo, al di là del fatto che un giocatore possa giocare o meno, c'è sempre grande rispetto. Io con Mondonico giocai solo in Coppa Italia a Brescia, ma c'era un grande rapporto essendo lui un grande intenditore di calcio che a Firenze ricorderanno anche perché si presentò a giocare lo spareggio con molti giocatori mai considerati durante l’anno".

Luca Ariatti: "Ho tanti ricordi di quando mi ha allenato Emiliano. Con lui ho vissuto due pagine molto importanti della mia carriera, raggiungendo la promozione in Serie A e indossando anche la fascia da capitano proprio nel campionato maggiore. Ho un ricordo meraviglioso di lui e dopo tutto quello che abbiamo passato insieme ci siamo risentiti molte volte. Mi fa molto piacere tutto questo calore che gira intorno a lui e alla sua famiglia. Era una persona davvero speciale. E per me è stato come un padre calcistico in quanto quando ho fatto il primo anno con lui ero ancora un giocatore inesperto e con lui ho avuto una grande maturazione. Mi fa molto piacere ricordarlo".

Thomas Manfredini: "Ho un bel ricordo di lui. Era un allenatore vecchio stampo, e con Mondonico non posso altro che avere bei ricordi vista la promozione dalla B alla A. L'ho conosciuto quando io giocavo a Bergamo e lui allenava all'Albinoleffe. Aveva le sue idee e le portava fino in fondo ma quell'anno riuscì a far star bene tutti. Si creò un bellissimo gruppo proprio grazie a lui. Era una persona fantastica che ricorderò sempre".