MUTU, Il Fenomeno non ha bisogno di cadere
Non se la prenda troppo il buon presidente del Torino, Urbano Cairo. E tantomeno il funambolico presidente del Palermo Maurizio Zamparini. Perdere non fa mai piacere, tanto meno quando a sancire la sconfitta è un uomo, un simbolo, un fenomeno, che non le manda mai a dire. Mutu è così, prendere o lasciare. E per fortuna, alla Fiorentina, hanno solo deciso di prenderlo. Cascatore? Chi, Mutu? Naaa...che bisogno ne avrebbe? Quando Mutu penetra in area, il più delle volte, son dolori per gli avversari. Reti o assist, poco cambia, la Fiorentina in genere ne trae grande giovamento. Si dirà che sul primo rigore della sfida con il Torino, probabilmente, non avrebbe più raggiunto il pallone. O ancora che, in occasione del secondo, il contatto non c'era. Ma nessuno si chiede se, al contrario, solo davanti al portiere uno come Mutu ha bisogno di cadere.
Uno che, tanto per intendersi, da quella posizione sbaglia una volta su cento. Sul secondo fallo che è valso il penalty, il rumeno era praticamente a un passo del gol. E, concedeteci il rischio della scommessa, avrebbe segnato. Perchè allora, svenire e perdere l'occasione di un inchino verso il suo pubblico? Forse, allora, ci permettiamo di rinviare al mittente le tante accuse lanciate, rilanciando una domanda. Se il Torino avesse fatto qualcosa di più, escluso l'unico tiro in porta di Grella, come sarebbe finita? Forse su questo, e altri argomenti come il mercato, dovrebbe riflettere il buon Cairo. Ma capiamo che con l'agonismo del dopo gara, riflettere, è assai complicato. Del resto, anche a Palermo, tutti puntarono il dito contro Mutu. Senza soffermarsi sullo svenimento, improvviso, di Diana. Cose che capitano. L'importante è non scambiare un fenomeno con un cascatore...semplicemente perchè, non ne ha bisogno.