M.RANOCCHIA A FV, Spero che mio figlio arrivi a Firenze
Ranocchia-Fiorentina: un matrimonio che, per ora, "non s'ha da fare". Firenzeviola.it, per scovare i retroscena della trattativa odierna e di quella fallita in estate, ha contattato Marco Ranocchia, il padre del giocatore, che svela particolari curiosi.
"L'Arezzo sta prendendo contatti con altre società interessate, anche se non so altro in merito. La Fiorentina? Non so che rapporto ci sia tra le due società, io sono interessato alla parte finale, quella che non considero la trattativa vera e propria, ma la proposta di ingaggio. Spero che la porta sia sempre aperta.."
Il ragazzo gradirebbe la possibilità di vestire la maglia viola?
"Firenze è una piazza molto ambita, con un tecnico molto vicino ai giovani. Sarebbe molto felice di venire a Firenze, come piacerebbe a molti giovani. Quello che desideriamo, in ogni caso, è una piazza in cui possa metteresi a disposizione della società e che al momento giusto possa giocarsi le sue chance. Non lo vedrei in grandi piazze, come la Juventus, sarebbe difficile giocare subito. Per un diciannovenne le squadre che possono valorizzarlo sono l'ideale, poi uno sogna sempre di arrivare in grandi piazze. La Fiorentina comunque è un grande team, il ragazzo ha bisogno di una squadra che lo faccia crescere, perché non è il Pato della situazione".
Per Ranocchia, che è nel giro dell'Under 21, ci sono molte pretendenti..
"Che io sappia si, anche se le squadre si rivolgono all'Arezzo. Leggo le notizie sui giornali, non so quanto siano fondate, ma se scrivono così, magari sarà trapelato qualcosa dall'Arezzo.."
Quest'estate sembrava vicino alla Fiorentina, poi saltò tutto.
"Fummo catapultati in 24 ore in una trattativa, è difficile consigliare un figlio in così poco tempo. Abbiamo commesso peccato di gioventù, ascoltando le voci di corridoio, che non ci permisero di firmare il contratto. Non fu malizia però.. Saltò per varie interferenze e per la forte pressione psicologica che ci fecero in quelle 24 ore.. Ci consigliarono di chiedere di più come ingaggio, non ci dissero di evitare la piazza perché non valida. Io non conosco le valutazioni e le cifre del mercato, ma forse quello che mi suggerivano era fuori dalla situazione economica di ora. Tornando indietro posso dire che avrei firmato, niente è finito, lo insegna la vita. Non so cosa riservi il futuro al ragazzo, magari anche l'ingaggio da parte di una grande squadra che poi lo girerà in prestito, per formarsi come sta facendo Criscito".