INCHIESTA FV: VIOLA VS LEICESTER, CONFRONTO POSSIBILE?
La piccola, data quasi per spacciata a inizio stagione, che trionfa nella Premier League dei ricchi e degli sceicchi. La favola del Leicester ha fatto innamorare tutto il mondo del calcio. Il messaggio è che, in un pallone ormai governato dai soldi, le imprese sono ancora possibili. E che tutti, in fondo, possono permettersi di sognare.
Le Foxes, da neopromosse, lo scorso anno si erano salvate in extremis. La loro impresa, quindi, è paragonabile alla vittoria dello scudetto di un Chievo, di un Empoli, o di un Carpi? No. Perché in Italia il divario (economico) fra prime e ultime è estremamente più ampio rispetto all'Inghilterra. In realtà, il paragone più calzante con l'impresa del Leicester sarebbe proprio quello di uno scudetto della Fiorentina.
SERIE A vs PREMIER LEAGUE
La Premier League sta diventando il campionato più ricco del mondo, grazie alla vendita-record dei diritti televisivi per il triennio 2016-2019 e a una distribuzione più equa rispetto al nostro campionato. Fra le trenta società più ricche d'Europa, oltre la metà sono inglesi (dati Deloitte). Il Manchester United, nel 2014-15, aveva un fatturato di 519 milioni di euro, seguito da City e Arsenal con oltre 450 milioni. Il Leicester era 12°, con 137 milioni di euro. Il West Bromwich ultimo con 127 milioni. Nella serie A italiana svetta la Juventus con 324 milioni. La Fiorentina è al 7° posto, con 89 milioni. Il Carpi, ultimo per ricavi, fattura poche decine di milioni di euro. Si tratta di proporzioni molto diverse fra prime e ultime (in Premier League il rapporto è di 1 a 4, in serie A di 1 a 10), ma il paragone fra Leicester e Fiorentina regge. Entrambi, cifre alla mano, hanno un fatturato di circa un quarto rispetto alle rispettive società più ricche.
VIOLA vs LEICESTER
In realtà, in numeri assoluti, il Leicester è molto più ricco della Fiorentina. FirenzeViola.it ha messo a confronto il bilancio della società gigliata 2014 con quello del Leicester della stagione 2014/15: il fatturato del club inglese (137 milioni di euro) è ben superiore rispetto a quello della Fiorentina (89 milioni).
RICAVI - Nel dettaglio, i ricavi da botteghino per la società viola sono stati di 13 milioni, quelli del Leicester (che però non ha giocato in Europa) di 14 milioni. L'abisso è nei diritti televisivi: la Fiorentina ha incassato 54 milioni (circa 43 milioni dal campionato + 11 per l'Europa League), mentre il Leicester solo dalla Premier League (dove era neopromosso) ha incassato 97 milioni. E poi i ricavi commerciali: i viola, ancora senza sponsor, hanno totalizzato 11 milioni (ma ci sono poi altri ricavi per 11 milioni), il Leicester ben 26 milioni.
PLUSVALENZE - Le plusvalenze (che non rientrano nel conteggio del fatturato netto) sono state di 200mila euro per il Leicester, mentre la Fiorentina ha fatto registrare 5 milioni di minusvalenze (la cessione di Cuadrado, ricordiamo, è avvenuta a gennaio 2015).
MONTE INGAGGI - Nonostante le maggiori entrate, Fiorentina e Leicester avevano un monte stipendi molto simile: per entrambi circa 75 milioni di euro. I viola, però, hanno dovuto abbassarlo (con le cessioni di Cuadrado, Savic e Gomez); il Leicester (che, non dimentichiamolo, era neopromosso) ha potuto alzarlo (con il ritocco agli ingaggi dei suoi migliori giocatori, vedi Vardy).
RISULTATO NETTO - La Fiorentina ha chiuso il bilancio 2014 con una perdita di 37 milioni di euro, il Leicester ha invece chiuso il bilancio 2014-15 con un utile di 40 milioni di euro. E' anche vero però che nei quattro anni precedenti i bilanci del Leicester erano sempre stati in rosso, con una perdita di circa 130 milioni di euro.
DELLA VALLE vs SRIVADDHANAPRABHA
Il Leicester è stato rilevato nel 2010 da un ricco quanto impronunciabile imprenditore thailandese, Vichai Srivaddhanaprabha: con un patrimonio di 3,2 miliardi di dollari è 612° nella classifica mondiale di Forbes. I Della Valle sono, rispettivamente: Diego 1121° con 1,6 miliardi e Andrea 1476° con 1,1 miliardi di dollari. Anche le proprietà, dunque, sembrano più o meno sullo stesso livello.
LEICESTER D'ITALIA?
Nell'era Della Valle la parola scudetto è rimbalzata più volte. "Nel 2011 lotteremo per il titolo", fu proclamato una decina di anni fa. E il sogno, seppur per poche settimane, si è improvvisamente riacceso anche quest'anno. Allo stesso tempo, però, la proprietà viola ha ribadito più volte le difficoltà di competere con le grandi senza nuove forme di ricavi (vedi la questione del nuovo stadio, al secolo cittadella viola). E la telenovela che si ripete quando si tratta di provare a fare il salto di qualità (ne sanno qualcosa Prandelli, Montella, e ora anche Sousa) ha ormai un che di déjà-vu. Eppure il pallone non è solo questione di fatturati. La favola di Ranieri e Vardy, numeri alla mano, ci ha detto anche questo.