FIORENTINA, VIGILIA DI UNO STRANO DERBY. Senza Lucarelli (e Mutu) è d'obbligo sfatare il tabù
Era una strana Fiorentina quella che il 01/05/2004 tornò a giocare una gara ufficiale all’"Armando Picchi" dopo decenni di assenza; la squadra viola, costruita per disputare il capionato di C1 e trovatasi catapultata d’improvviso nel campionato cadetto, era stata, dopo un mediocre girone di andata, prima arricchita da una campagna acquisti di riparazione sontuosa, poi tolta dalle mani di Cavasin ed affidata a quelle di Mondonico; reduce da una vittoria netta contro il Messina, la Fiorentina pareva ormai lanciatissima e si apprestava ad affrontare senza timori reverenziali un Livorno che, pur veleggiando verso la Serie A, appariva abbacchiato dopo la sconfitta patita a Venezia nel turno precedente; fu un errore fatale: i labronici potevano fare affidamento su una coppia d’attacco affiatata e osannata, quella composta da un livornese DOC, Cristiano Lucarelli, ed uno di adozione, Igor Protti. In tre minuti i due attaccanti stesero i Viola e solo un’altra rimonta clamorosa fece si che le due squadre si trovassero nuovamente ad affrontarsi un anno più tardi, stavolta nel massimo campionato. La musica però non cambiò: una Fiorentina in caduta libera verso le zone basse della classifica stavolta si sarebbe accontentata anche di un pari, ma Cristiano Lucarelli fu ancora una volta giustiziere implacabile: 2-0 e Viola sempre più in crisi. L’anno dopo cambia la classifica ma il derby dell’Ardenza sembra essere una partita a parte: la Fiorentina di Prandelli e Toni è in lotta addirittura per un posto in Champions League ma alla "legge dell’Ardenza" non si sfugge 2-0 e ancora doppietta di Lucarelli. E giungiamo così all’ultima sfida, quella di quello strano campionato che è stato il 2006/2007; la Fiorentina è ancora più forte, Toni è rimasto e c’è pure Mutu, ma nella città dei Quattro Mori i Viola arrivano con un meno 19 in classifica che fa tremare; i gigliati non demeritano ma Cristiano Lucarelli, che pure a Firenze e alla Fiorentina ha sempre dichiarato di volere bene, non ha pietà: 1-0 e diventano così 72 gli anni senza vittorie in riva al Tirreno e 58 gli anni senza un risultato utile.
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