MOU, Ora si fa sul serio, Roma giochi per vincerle tutte
"Adesso arriva il momento che piace a tutti, perché anche se io sono uno a cui non piace la parola amichevole, abbiamo cercato di prendere questo come una motivazione per tutti. A punti si gioca domenica contro la Fiorentina ed è difficile anche giocare a eliminazione. È la pressione positiva che voglio io e i giocatori, e anche i tifosi si divertono molto di più con le partite vere. Come squadra sappiamo che non abbiamo la rosa più forte del mondo, però nessuno può proibirci di vincere la prossima partita". Lo ha detto l'allenatore della Roma, Josè Mourinho, nell'intervista rilasciata ai canali del club. "Sicuramente perderemo delle partite, ne pareggeremo altre, ma vogliamo affrontare ogni gara con la sensazione di poter vincere il match. Non abbiamo quell'esperienza con giocatori di 30-33-35 anni, come la Juve con Cristiano Ronaldo o il Milan con Giroud e Zlatan. Non abbiamo questo, però, a livello potenziale, con i miei ragazzi io non potrei essere più felice".
Sul mercato ha spiegato: "Il mercato è andato diversamente da come programmato. Avevamo pensato solo a un attaccante, non a un terzino, ma Spinazzola si è fatto male e Dzeko è andato via. Sarà la prima e spero l'ultima volta che lo dico: mi mancherà qualcosa che avevo pensato all'inizio analizzando la squadra ma devo solo ringraziare per il mercato che Pinto e la proprietà hanno fatto per noi", ha detto ancora ai canali del club. Abraham? Sono stati bravissimi. La realtà è che abbiamo iniziato il precampionato pensando di avere Džeko, è stata una sorpresa per tutti quello che è successo. In un mercato incredibilmente difficile e in una situazione economica difficile, vorrei dire per tutti, ma per quasi tutti i club, avere l’ambizione e il rispetto per i tifosi di prendere Abraham è stato quello che voi italiani definite un colpo di mercato che per me… anche se non fosse arrivato avrei avuto la sensazione positiva che la mia proprietà avesse fatto di tutto"